
Lucia Maria Rossi con il marito Elia Cortinovis
Villa di Serio (Bergamo) – Se ne sono andati uno dopo l’altro. Nello stesso giorno, a distanza di poche ore. Uniti nell’ultimo giorno della vita, come lo sono stati nei loro 57 anni di matrimonio. Lucia Maria Rossi ed Elia Cortinovis, di Villa di Serio, nella Bergamasca, 82 anni lei, 87 lui, si sono spenti venerdì. Alle 15.30 il cuore di Lucia ha smesso di battere; alle 22 Elia l’ha seguita. Quasi che vivere senza di lei per il compagno di tutta un’esistenza fosse semplicemente impossibile.
Uniti per sempre, nella gioia e nel dolore, anche nella malattia, come il Covid che nel 2020 aveva colpito lei. Poi, altre patologie per entrambi, che li avevano messi in difficoltà con lunghe degenze in ospedale negli ultimi tre anni. Finalmente erano tornati a casa, nel paese nel quale si erano conosciuti oltre mezzo secolo fa. Lì, dove Lucia era nata, avevano deciso di sposarsi. Elia era originario di Trafficanti, all’epoca frazione di Bracca di Costa Serina.
Per un breve periodo l’uomo era stato emigrante in Francia, in un paese vicino a Marsiglia, una esperienza importante per la formazione professionale nell’attività dell’edilizia. Insieme, anche di fonte alle grandi prove della vita. Nel 1997 la coppia aveva perso la figlia Giuliana, all’epoca 29enne. Lucia e Elia avevano una fede salda che li aveva sostenuti anche nell’affrontare quella perdita. E sono morti proprio il giorno dopo quello in cui l’adorata figlia avrebbe compiuto 55 anni.
Hanno sempre seguito il figlio sacerdote sia in parrocchia che in missione. Ora don Matteo è vicario parrocchiale proprio a Villa di Serio e prima era stato parroco di Bagnatica. I suoi genitori lo avevano accompagnato anche nella missione diocesana bergamasca in Bolivia di cui, nel 2009, aveva assunto la direzione succedendo a padre Antonio Berta. Sono stati da lui anche nella successiva missione diocesana, nel 2012, a Cuba (Barracoa).
"Sia mio padre sia mia madre hanno trovato puntualmente, ogni volta, il modo per rendersi utili alle comunità – spiega il sacerdote –. Lei aiutava in cucina. Lui, che era stato prima falegname e poi a lungo edile, si è prodigato in opere di manutenzione in particolare negli interventi sulla Ciudad de los Ninos, la città dei bambini. Lavorava con finezza", ha ricordato don Matteo.
Lucia ed Elia lasciano, oltre a don Matteo, anche la primogenita Orietta e tante nipoti: Chiara, Giorgia, Elisa, Laura, architetto che vive a Parigi, e Stefania. Ieri alle 17 si è svolta la veglia di preghiera nell’abitazione di via Santo Stefano, dove la famiglia si è riunita. Stamattina i funerali, alle 10, nella parrocchiale del paese.