Bergamo, 17 aprile 2024 – In una pochette avevano messo hashish, cocaina e un cellulare. Poi, l'avevano legata con una lenza a un drone con l’obiettivo di farlo decollare e far entrare droga e cellulari nel carcere di via Gleno a Bergamo. O almeno, questa è l’ipotesi degli agenti della squadra Volanti della questura, che martedì 17 aprile, intorno all’1 di notte, hanno sorpreso tre persone poco distante dalla recinzione della casa circondariale.
Il sospetto
Gli agenti erano impegnati in un servizio di attività preventiva quando in via Pizzo Scais (in linea d’aria non molto distante dal carcere di via Gleno) si sono imbattuti in tre uomini vestiti di scuro, con il cappuccio della felpa sollevato sulla testa, intenti ad armeggiare con un drone: lo stavano far decollare da terra.
La scoperta
Li hanno bloccati e hanno voluto controllare il drone: nella parte centrale del velivolo radiocomandato era stato fissato un filo di nylon. Appesa una pochette di peluche color lilla, con dentro 76 grammi di hascisc, 17,92 grammi di cocaina, e quattro cellulari. Tutto avvolto nella pellicola. Nell’auto poco distante, sono stati trovati altri quattro telefonini già avvolti nella pellicola, e un'altra pochette colorata. Tanti tasselli che messi assieme hanno destato più di un sospetto negli agenti che hanno ipotizzato che quel drone potesse servire per far arrivare la merce oltre le mura del carcere.
Gli arresti
I tre uomini sono stati arrestati con l'accusa di detenzione di droga ai fini dello spaccio. Processati per direttissima: uno è stato posto ai domiciliari, gli altri due hanno l'obbligo di firma.