
Una generazione aggredita da diverse insidie: ossessione per le chat, alcol, gioco d’azzardo (Gratta e Vinci, slot machine, scommesse), droga. Il disagio giovanile disegna uno scenario di criticità nella Bergamasca. È la situazione che emerge dai dati del “Progetto Selfie“ promosso dall’Ambito territoriale di Bergamo - con l’amministrazione comunale capofila -, in sinergia con l’Ufficio scolastico territoriale e l’Ats, realizzato sul campo dal Centro “Semi di Melo“. Tredicimila adolescenti - 4.143 delle medie, 8.859 delle superiori -hanno risposto a un questionario anonimo, dal quale è emerso che il virtuale si sostituisce sempre più al reale: il 57% delle studentesse superiori passa più di due ore a chattare, il 32% degli adolescenti non legge mai. Tra i ragazzi delle superiori, il 40% dichiara di spendere parte della paghetta in alcol, l’11% dedica una parte dei soldi all’azzardo, l’8% compra cannabinoidi, l’1,6% acquista cocaina e l’1,5% eroina, il 2% sostanze sintetiche. Il 58% degli studenti delle superiori ha avuto esperienze col gioco d’azzardo e il 67% conosce luoghi dove si può giocare anche se si è minorenni. Altro tema: il 60% delle studentesse delle superiori è insoddisfatto della propria immagine corporea e il 35% si è procurato dolore fisico volontariamente. Insomma, le situazioni più difficili si rilevano tra le ragazze, che però invocano un maggiore intervento di supporto. L’ansia è una delle problematiche principali. Tra i fenomeni in ascesa, mercificazione del corpo in formato 2.0: si spogliano per soldi per i “clienti“. Michele Andreucci