MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Inventore al servizio di tutti: Davide Zilli da Osio Sopra a 13 anni è Alfiere della Repubblica

Esperto e appassionato di tecnologie, il ragazzino bergamasco ha realizzato un dispositivo per l’assistenza nella ricarica degli impianti cocleari per l’udito

Davide Zilli in compagnia dei suoi genitori

Davide Zilli in compagnia dei suoi genitori

Osio Sopra (Bergamo) – Ha realizzato un dispositivo capace di fornire assistenza nella ricarica degli impianti cocleari per l’udito. Un’invenzione che l’anno scorso gli è valsa un importante riconoscimento internazionale, la vittoria della settima edizione del concorso Ideas for Ears, il contest ideato da Med-El, leader nelle soluzioni impiantabili per l’udito, e che il 15 maggio lo porterà a Roma, al Quirinale, per ricevere dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il titolo di Alfiere della Repubblica.

L’inventore dell’importante e innovativo dispositivo è il bergamasco Davide Zilli, 13 anni appena, di Osio Sopra, che, nonostante la giovane età, è già un grande esperto e appassionato di tecnologie.

Davide, che è sordo dalla nascita e che ha ricevuto l’impianto cocleare dall’età di 1 anno, ha realizzato un dispositivo in grado di inviare notifiche e di allertare i genitori qualora l’audio processore dovesse inavvertitamente spostarsi mentre si trova in carica. Uno strumento quindi atto a garantire la carica del dispositivo anche in caso di imprevisti. “Quando stamattina la preside della mia scuola ha telefonato a casa per darci la notizia della decisione del presidente Mattarella, sono stato invaso da una grande gioia ed emozione – spiega Davide, figlio unico, una grande passione per i videogiochi e per il tennis (Sinner è il suo idolo) –. Oggi faremo un grande pranzo con tutti i familiari e i parenti per festeggiare. Sono molto contento, non me l’aspettavo proprio”.

Ma com’è nata l’invenzione del giovane ‘genio’ bergamasco? “Davide – rivela la mamma, Paola Viola – ha prima realizzato un disegno al computer e successivamente ha fatto un video con il quale spiega tutto il procedimento. Per lui quello che ha fatto è normale, non si ritiene un genio. È un ragazzo come tanti, con l’hobby per i videogiochi e per il tennis che pratica con buon successo, e per lo sport in generale. In passato ha praticato anche il judo e il nuovo. Non gli interessa, invece, il calcio. Spero che il dispositivo inventato da Davide possa essere di ispirazione alle famiglie con bambini con diagnosi di sordità”.

Davide ha anche voluto dare un nome al suo impianto: Rolly. Fin dalla diagnosi di sordità, il ragazzino è stato seguito all’Ospedale dei Bambini di Brescia dalla dottoressa Maria Grazia Barezzani, responsabile Ssd Audiologia, che commenta così il successo del suo paziente. “Ha sempre mostrato una vivacità interiore che lo ha accompagnato nel suo percorso terapeutico raggiungendo ottime performance sul versante uditivo, linguistico, comunicativo e relazionale. Non mi stupisco quindi che abbia raggiunto anche questo obiettivo. La disabilità uditiva è diventata così una risorsa”.