
di Michele Andreucci
La cultura popolare sbarca su Facebook. L’impossibilità di portare in piazza musica, canti e danze non ha fermato il comitato bergamasco della Federazione italiana tradizioni popolari (Fitp). Ieri sera, infatti, ha preso il via la rassegna “Siamo folk”, una serie di dirette Facebook alla scoperta della cultura popolare bergamasca, e non solo: ogni lunedì è in programma un appuntamento, un percorso all’interno del vasto patrimonio popolare italiano.
La prima puntata di ieri sera ha visto la celebrazione del 50esimo compleanno di uno dei gruppo folkloristici più rappresentativi di Bergamo, il Gruppo Folklorico Orobico. Sono intervenuti Marco Secomandi, presidente dell’associazione; Ottavia Micalef, fondatrice del gruppo; Graziella Biava, storica componente e Fabrizio Nicola, presidente Fitp Lombardia. "La nostra missione – sottolinea Francesco Gatto, presidente Fitp Bergamo – è di tramandare l’eredità culturale, per preservare la nostra cultura territoriale e le nostre radici. Ora più che mai è importante restare uniti e salvaguardare le tradizioni. Abbiamo scelto di utilizzare la nuova piazza condivisa, il web".
Il Gruppo Folklorico Orobico nasce nel 1970 per rappresentare i canti e i balli della terra bergamasca, ma quello che sarà il primo presidente del sodalizio, Aldo Secomandi, inizia l’attività nel 1950 con ricerche presso anziani pastori e contadini, intrattenendosi con loro e facendosi raccontare riti, usanze e detti. Percorre strade di montagna che conducono ai vari alpeggi per pascoli e nella bassa pianura Bergamasca, dove, in antiche cascine rurali, risiedono intere famiglie di contadini. Tutto questo con un solo obiettivo: evitare la dispersione delle tradizioni popolari e poterle riproporre con spettacolo di folklore. In 50 anni di attività il sodalizio, composto da 20, 25 persone tra insegnanti, liberi professionisti e studenti, si è esibito in tutta Italia e all’estero. Nelle sue esecuzioni il gruppo si avvale dell’apporto di ottimi musicisti che con vari strumenti – fisarmoniche, archi, zampogne e percussioni – accompagnano i balli e i canti.