
Maria Riboli e Simone Cordara si erano sposati nel 2006 ed hanno una figlia di 3 anni
Borgo di Terzo, 5 luglio 2016 - Potrebbe rientrare in Italia domani, o al massimo giovedì la salma di Maria Riboli, la mamma-manager di 34 anni, residente a Solza, sposata e madre di una bimba di tre anni, rimasta uccisa con altri otto connazionali nell’attentato di venerdì scorso a Dacca. Lo ha assicurato il capo dell’unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, partito per il Bangladesh proprio per occuparsi in prima persona delle operazioni del rientro delle salme. Una volta in Italia i corpi saranno sottosposti ad autopsia, in programma all’ospedale Gemelli. E che il rientro sia imminente lo dimostra il fatto che oggi il marito di Maria, Simone Cordara andrà nella capitale accompagnato dalle sorelle della moglie. Messa così, il funerale di Maria sarà celebrato non prima del fine settimana. Quasi certamente alla parrocchia di Borgo di Terzo, cui fa capo anche Vigano S. Martino, paese della Valle Cavallina dove Maria è nata, e dove attualmente vivono i suoi genitori, le sorelle e i fratelli. Una decisione presa dai famigliari. Ma questi sono giorni di dolore che accomuna tre comuni, Solza, dove la 34enne viveva dopo il matrimonio con Simone, di Calusco d’Adda, Vigano S. Martino e Borgo di Trezo. La villetta dei genitori di Maria, dal giorno della terribile notizia è stato un via vai composto di parenti, amici che hanno voluto testimoniare il proprio cordoglio per la grave perdita. Anche il sindaco di Vigano, Massimo Armati è stato tra le prime persone che ha voluto esprimere la testimonianza di tutta la comunità.
«Il giorno dei funerali - ha detto - sarà indetto il lutto cittadino. Ma lo stesso accadrà anche a Solza e Borgo di Terzo, e anche in altri paesi dell’Unione della Media Valle Cavallina”. Nel frattempo in municipio la bandiera è a mezz’asta. Nelle messe di domenica il parroco di Vigano, don Giovanni Barbieri, ha ricordato la tragedia di Dacca. “Gesù si è crocifisso insieme a coloro che sono stati uccisi barbaramente”. E riguardo le indagini, tre persone, sospettati della strage di venerdì, sono state fermate dalla polizia. Dalle prime informazioni, avrebbero avuto un ruolo nella dinamica dell’attacco al ristorante dell’aeroporto della capitale bengalese.