Cortenuova, luce verde al progetto del polo logistico

Il Consiglio comunale di Cortenuova ha votato sì all’insediamento su un’area di 330mila metri quadri, ventimila restaranno “a verde“.

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di Amanzio Possenti

Approvata dal consiglio comunale di Cortenuova la delibera d’indirizzo che apre le porte al progetto di un grande centro intermodale nell’area verde fra la frazione di Santa Maria del Sasso, l’ex centro commerciale Le Acciaierie, la zona di via Trieste e la ferrovia Milano-Treviglio-Brescia-Venezia: si tratta di una infrastruttura su un territorio di 330mila metri quadrati, sui quali dovrebbe sorgere anche lo scalo merci provinciale (quello che ora si trova a Sud di Bergamo). Cortenuova è un Comune della Bassa Bergamasca orientale, in una zona dove la campagna è dominante ma si mescola ad altre attività,di artigianato, servizi e piccola industria. Naturalmente vi sono dei vincoli nella delibera. Così ne dice il sindaco Gianmario Gatta: "Con un documento abbiamo espresso parere favorevole con l’elencazione però di una serie di aspettative che abbiamo messo nero su bianco".

Il progetto – presentato nel mese di maggio a Comune di Cortenuova, Provincia, Regione, Comune di Bergamo e Confindustria Bergamo – è promosso da Cfs srl, acronimo di ‘Cortenuova Freight station’, società che riunisce il Gruppo Vitali e Mediog di Msc. Sulla superficie di 330mila metri quadrati del centro intermodale si prevedono 20mila metri quadrati di verde, 2.500 destinati alla centrale di controllo, 10mila di uffici, 5mila di officine e altrettanti di centro servizi, la stazione ferroviaria merci, lo scalo, la piattaforma; qui arriveranno le merci che saranno sdoganate e poi inviate alle destinazioni in programma.

Quanto all’investimento, dovrebbe trattarsi di cifra molto elevata, forse decine di milioni, non se ne conosce però l’esatta entità, anche perchè tutto è ancora in fase di studio e di elaborazione. Nelle previsioni del progetto, si parla anche del possibile o eventuale ”inglobamento’ dell’ex centro commerciale Le Acciaierie (che al momento è però di proprietà di una cordata bancaria).

Va ricordato che il sì del consiglio comunale è solo il primo passo di un lungo e complesso itinerario anche burocratico e isituzionale e non rappresenta dunque un ’via libera’ totale. E poi ci sono da risolvere le richieste comunali e le problematiche legate alla mitigazione ambientale, tema molto caro al Comune e all’intera comunità di Cortenuova. Tra l’altro, mentre anche la Provincia dovrà occuparsene, è probabile che a settembre vi sia un incontro con i Comuni vicini per valutare insieme la situazione alla luce della vastità del progetto e del futuro di tutto il territorio limitrofo.