Coronavirus, "Noi denunceremo" replica a Salvini: "Nessuno ha infangato la Lombardia"

Botta e risposta tra il leader della Lega e il Comitato che riunisce i parenti delle vittime

Una manifestazione di Noi denunceremo

Una manifestazione di Noi denunceremo

Bergamo, 14 luglio 2020 - «Nessuno dei parenti, che hanno sottoscritto la lettera, ha reso dichiarazioni finalizzate a diffamare od infamare Regione Lombardia». Lo spiega il Comitato "Noi denunceremo" che raccoglie parenti delle vittime del Coronavirus e che ha inviato una lettera alla Ue per verificare l'eventualità di crimini contro l'umanità nella gestione della pandemia, in risposta alle critiche leader della Lega Matteo Salvini.

«Le cosiddette zone rosse - aveva detto Salvini - erano competenza del Governo, se qualcuno non le ha istituite risponderà a questi famigliari sul perché, però io uso le parole del professor De Donno: smettiamo di infangare la Lombardia». «Io porto enorme rispetto per i parenti delle vittime», ma «siamo concreti. È giusto chiedere chiarezza e che se qualcuno ha sbagliato paghi, però prendersela con il medico di Codogno o con il sindaco del paesino è veramente ingeneroso perché in quel momento tutti hanno fatto il massimo», aveva aggiunto.

Il Comitato spiega che in merito al «fango» che le famiglie delle vittime avrebbero gettato su Regione Lombardia con la lettera «nessuno dei parenti» che l'hanno sottoscritta «ha reso dichiarazioni finalizzate a diffamare o infamare Regione Lombardia e »nessuno fa riferimento a colpe di medici, infermieri e personale sanitario, ritenuti, dal comitato e dagli aderenti/firmatari, le prime vittime«