Coronavirus, a Dalmine operai volontari producono bombole di ossigeno

Disponibilità a lavorare, dopo la chiusura di reparti a causa dell'emergenza sanitaria. Attive le misure di sicurezza

Tenaris di Dalmine

Tenaris di Dalmine

Bergamo, 16 marzo 2020 - Emergenza coronavirus, è una corsa contro il tempo. Per questo, a Dalmine, nel bergamasco, trenta operai volontari continuano a tenere aperto un reparto dello stabilimento Tenaris-Dalmine per produrre le bombole d'ossigeno. Nella fabbrica già da oltre una settimana i lavoratori e l'azienda hanno attuato le norme di sicurezza per evitare il contagio da coronavirus.

Nello stabilimento si producono abitualmente tubi in acciaio senza saldatura, bombole e componentistica auto. Abitualmente lavorano 1.600 operai e 400 impiegati. Con l'emergenza sanitaria molti reparti sono stati chiusi mentre quello per le bombole d'ossigeno continua la sua attività grazie ai lavoratori che hanno dato la loro disponibilità a continuare la produzione.

Marco Schiunti, Rsu della Fiom Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, racconta quanto sta accadendo in questi giorni. Tutto il resto della "Dalmine è fermo tranne il reparto delle bombole dove ci sono una trentina di lavoratori tutti volontari". La preoccupazione è "tanta e la paura è molta ma con sacrificio stiamo cercando di assicurare questa produzione che è importante in questo periodo". L'azienda già nelle settimane scorse aveva preso le «misure di sicurezza per salvaguardare i lavoratori quindi le disposizioni che sono entrate in vigore oggi non ci hanno trovato impreparati. Da parte di tutti gli operai c'è la massima collaborazione".