Coronavirus, il professor Buonanno: "I grandi dimenticati sono i bimbi"

L’analisi sui dati epidemiologici da parte dell'ordinario all’Università di Bergamo

Il professor Paolo Buonanno indaga sulle conseguenze sociali e non solo

Il professor Paolo Buonanno indaga sulle conseguenze sociali e non solo

Bergamo, 19 aprile 2020 - Nello scorso mese di marzo nella Bergamasca sono decedute quasi 4mila persone. Cinque volte di più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Non tutte le cause sono riconducibili al Covid-19 ma sicuramente il virus ha fatto la sua parte. Che conseguenze potrà avere, dal punto di vista socio-economico, un impatto demografico di questa portata? "Le vittime sono per la maggior parte over 65 – risponde il professor Paolo Buonanno, ordinario di economia, scienze aziendali e metodi quantitativi dell’Università di Bergamo – e questo significa, per molte famiglie, aver perso il supporto dei nonni per la gestione dei figli. Questo avrà conseguenze pesantissime: dalla rinuncia al lavoro da parte di uno dei genitori, passando per la mancata partecipazione delle donne al mercato del lavoro".

C’è poi la questione sociale. "I grandi dimenticati sono i bambini – dice ancora il professor Buonanno – ma con le scuole chiuse il gap educativo, di relazioni e di inclusione aumenterà per i bambini più in difficoltà. La riapertura delle scuole – evidenzia il docente dell’ateneo bergamasco – è la grande questione da affrontare e da risolvere ma solo con dei dati precisi e attendibili".