Bergamo, 11 marzo 2020 - Gli operatori sanitari degli ospedali, medici e infermieri, sono sempre più in difficoltà a gestire l’emergenza coronavirus, che provoca ogni giorno nuovi contagi mentre i posti letto a disposizione sono sempre di meno. Per questo un’infermiera che lavora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha deciso, attraverso un audio-appello, di chiedere l’aiuto dei cittadini: «Siamo al collasso, aiutateci restando a casa». La donna, insieme ai colleghi, in questi giorni sta facendo l’impossibile per accogliere i casi più gravi dei contagiati da Covid 19, ma le energie sono arrivate al lumicino, mentre gli spazi a disposizione per i malati sono ormai al collasso. «Stiamo facendo turni di lavoro massacranti – è l’appello lanciato dall’infermiera – Stiamo togliendo tempi alle nostre famiglie, ma non ce la facciamo più. In ospedale non c’è più posto, non ci sono più posti letto. Non ci sono più risorse e le nostre energie sono quasi finite. Per cui vi chiedo di divulgare questo messaggio: per favore, state a casa, uscite il meno possibile, dobbiamo fermare questo contagio e dovete darci una mano, se non fisicamente collaborate rimanendo a casa».
Intanto, ancora una volta quando scatta un’emergenza, i bergamaschi si rimboccano puntualmente le maniche, si mettono a disposizione e aprono cuore e portafoglio a favore dei più deboli. Il coronavirus ha riscoperchiato lo spirito di solidarietà e di altruismo della gente di queste parti. Ne sa qualcosa l’ospedale Bolognini di Seriate, che, grazie all’impegno dell’Accademia dello Sport x la solidarietà di Bergamo e di una quindicina di imprenditori, per circa due mesi potrà usufruire di una Tac mobile per contrastare il Covid 19. Il macchinario, è stato noleggiato per due mesi dall’Accademia e dagli imprenditori, che hanno sborsato circa 150mila euro. Sempre in tema di solidarietà, l’Umanitaria Padana onlus di Milano, che ha però il centro logistico e la sede operativa nella Bergamasca, rispettivamente a Osio Sotto e Cisano Bergamasco, ha regalato all’ospedale di Treviglio un ventilatore polmonare, un monitor e alcuni pulsossimetri. Infine, il titolare del bed&breakfast La Rocca, a Grassobbio, ha offerto gratuitamente due camere al personale sanitario che arriverà di rinforzo da altre province. La posizione è strategica, a due km dall’ospedale di Seriate e a 7 dal Papa Giovanni di Bergamo.