MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Il mistero di Cornalba, 13 incendi dolosi nel borgo di 300 abitanti: fuoco anche alle porte di casa. “Siamo spaventati”

Val Brembana, caccia al piromane (o alla banda dei piromani). L’allarme degli anziani. Il sindaco Vistalli: “Chiediamo chiarezza”. E gli abitanti si difendono installando le telecamere

Un intervento dei vigili del fuoco a Cornalba

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Cornalba (Bergamo) – Una comunità preda del terrore e dei piromani. Tredici incendi dolosi dal 30 aprile, sabato l’ultimo episodio. Roghi appiccati non solo in orari serali, ma anche in pieno giorno, a legnaie, porte delle abitazioni, depositi di materiale, in tre strade del centro: via papa Giovanni XXIII, via Manzoni e via don Zambelli. Tutto in un raggio di appena 200 metri. Trecento abitanti circa, poco meno di 900 metri di altitudine in una valle laterale della val Brembana, nel piccolo centro si respira un misto fra paura e curiosità.

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Finora non si è mai ferito nessuno, ma il rischio è alto perché diversi incendi sono stati appiccati vicino alle case e alle porte d’ingresso di alcune abitazioni. Il paese, famoso nella Bergamasca per la pace e la tranquillità in mezzo al verde, ha smesso di dormire. “C’è gente che ha paura di svegliarsi in mezzo alle fiamme e non va neppure a letto. Non si riesce a vivere, gli anziani in particolare temono di non riuscire a scappare se dovesse succedere qualcosa”, il pensiero dei residenti.

Il sindaco Luca Vistalli condivide la preoccupazione della gente: “Ci sono le indagini dei carabinieri in corso e speriamo che facciano presto chiarezza e assicurino alla giustizia il colpevole o i colpevoli. Nel frattempo, però, la popolazione è spaventata. Sabato sera c’è stato l’ennesimo incendio a una legnaia in via Papa Giovanni XXIII, vicino a un’abitazione. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Zogno. È la quinta volta che vengono nell’ultimo mese. Negli altri casi non c’è stato bisogno perché i residenti hanno spento gli incendi o i principi d’incendio con l’acqua o gli estintori”.

Le vittime degli incendi hanno presentato denuncia ai carabinieri della caserma di Serina, ma al momento non ci sono testimoni né telecamere che abbiano ripreso qualcosa. Alcuni residenti si stanno già attrezzando con l’installazione di impianti di videosorveglianza.

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L’origine dolosa è evidente. “Gli incendi - sottolineano ancora i residenti - sono iniziati il 30 aprile. Quello di sabato a una legnaia era a due metri da un’abitazione, con tutti i gravi rischi che ciò comporta. I proprietari se ne sono accorti subito e con gli estintori hanno spento le fiamme. Poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno bonificato la zona per evitare che le braci riprendessero fuoco. Il primo rogo del 30 aprile è stato a una legnaia, le fiamme si sono estese agli alberi ed erano altissime”.