COLICO (Lecco)
di Daniele De Salvo
Due fari puntati contro, che sembrano gli occhi di un mostro che si avvicina sempre più veloce. Il peggior incubo per ogni automobilista. Il brutto sogno si è materializzato. Di nuovo. Prima sulla Statale 38 e poi subito dopo sulla Statale 36.
È successo l’altra sera, a tre mesi dall’inversione a U letale in un tunnel della superstrada che il 19 ottobre all’altezza di Dervio è costato la vita a figlia e mamma di 27 e 56 anni, che hanno quasi ucciso anche un 47enne a cui sono piombate addosso in contromano.
Lunedì sera un automobilista ha percorso diversi chilometri in contromano, prima sulla Statale dello Stelvio, poi sulla Statale del lago di Como, in direzione sud, verso Lecco. Ha attraversato dalla parte sbagliate pure diverse gallerie. Fortunatamente c’era poco traffico, gli automobilisti che ha incrociato sono riusciti ad evitarlo e non si sono verificati scontri che altrimenti sarebbero stati molto probabilmente fatali, proprio come il frontale di tre mesi prima costato la vita a figlia e mamma.
Paradossalmente la circostanza che fosse buio, ha aiutato tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di incrociare il guidatore contromano a evitarlo, perché hanno visto a distanza i due fari puntati avvicinarsi sempre più in fretta e diventare sempre più grandi. Del pericolo pubblico in circolazione sono stati immediatamente avvisati gli agenti della Polizia stradale, ma l’allerta è stata diramata pure via social. "Lunedì sera sera intorno alle 22.30 nella tratto di SS 38 tra Morbegno e Colico in direzione Milano l’ennesimo folle in contromano", racconta Andrea Limonta, uno dei testimoni diretti che ha assistito alla scena.
"Ho incontrato un pazzo in contromano in galleria nella tratta in direzione sud all’altezza di Piona", aggiunge William Ferrari, un altro automobilista che se lo è trovato di fronte all’improvviso.
Fino a quando non verrà rintracciato e interrogato è difficile stabilire dove e come abbia fatto ad imboccare la Statale contromano e perché, se abbia sbagliato l’ingresso ad uno svincolo oppure se abbia invertito la marcia di proposito. Proprio per evitare possibili errori sono stati posizionati evidenti cartelli segnaletici e indicazioni sull’asfalto giganti, con frecce che impongono percorsi obbligati corretti. Eppure a quanto pare non bastano: contro l’imprudenza o l’incapacità al volante di chi percorre la superstrada 36 sembra non ci siano soluzioni.