Case del Sole, le cantine diventano un rifugio per tossicodipendenti

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Materassi, bottiglie vuote, un bicchiere ancora pieno di birra nella stanza dei contatori. Ma anche valigie, scarpe, bustine che probabilmente contenevano cocaina. Uno scenario di degrado, in quelle che dovrebbero essere delle normali cantine, diventate invece rifugio di senza tetto e tossicodipendenti. "Qui noi residenti non possiamo venire, di notte c’è da aver paura", racconta una delle inquiline degli appartamenti Aler delle Case del sole, che spiega di essersi trovata un ladro in casa proprio pochi giorni fa. "Le porte di accesso sono sempre aperte, nonostante abbiamo segnalato questo problema più volte all’amministratore", racconta un’altra, facendo vedere come si possa entrare facilmente nella scala dell’immobile che si affaccia su via Milano. L’occupazione di una dozzina degli appartamenti rimasti vuoti nel complesso ex Finsibi avvenuta sabato scorso da associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo, ha scoperchiato la realtà complessa (già seguita e segnalata da tempo dall’associazione Via Milano 59) in cui si sommano fragilità ed emerginazione. Delle tre scale delle Case del sole, immobile ultimato nel 2012, 51 appartamenti sono stati infatti acquisiti ed assegnati da Aler, mentre ne resterebbero circa 40 vuoti (oggetto dell’occupazione), di cui 26 della ex Finsibi, 15 di Aler. Ora, però, anche i residenti in quota Aler chiedono risposte per affrontare la spirale della morosità. "Le mie ammontano a 3800 euro all’anno – spiega Stefano, uno degli inquilini – per un appartamento di 80 mq, in cui viviamo in 5. Abbiamo un piano di rientro dal debito, ma la rata si accumula con la bolletta. Chi non riesce a pagare, decade poi dal diritto di avere l’alloggio Aler, quindi aumenta anche l’affitto". La morosità collettiva sarebbe di 150-180 mila euro. "Chiediamo una sanatoria – spiega Maria Franchi, portavoce di Diritti per tutti – per rivalutare i parametri e le spese".