
Le esercitazioni cani bagnini (Foto Cosentino)
Bergamo, 28 giugno 2015 - Addestrati ad affrontare le situazioni più estreme, attraverso un percorso educativo di altissimo livello, con un unico obiettivo: salvare vite umane in pericolo, nelle acque dei mari o dei laghi. Sono gli amici a quattro zampe della Sics - Scuola italiana cani salvataggio - il cui cuore pulsante è in provincia, a Sarnico, sul lago d’Iseo, ma con referenti in ogni parte d’Italia e, grazie alle credenziali acquisite sul campo, anche nel mondo. Perché l’Accademia (tale è la realtà orobica, fra le più prestigiose in assoluto nel nostro Paese) è guardata con interesse, e per certi versi ci è pure invidiata, pure da americani e giapponesi. L’”anima” della Sics è Ferruccio Pilenga, bergamasco doc, fondatore e presidente che, sull’onda di una lunga esperienza, ha anche provveduto a scegliere le razze più idonee per questo tipo di attività: «Di preferenza - dice - addestriamo Terranova; poi ci sono anche alcuni Labrador e Golden retriever. L’itinerario non è puramente formale: al termine, infatti, viene rilasciato un vero e proprio brevetto che trasforma questi animali eccezionali in veri e propri bagnini».
Anche nell’estate 2015 i cani con il “marchio” Sics saranno presenti, per la gestione delle emergenze, su una ventina di spiagge italiane, dal Veneto alla Sardegna. A gestirli e coordinarli, nei singoli contesti territoriali, sono i volontari delle locali associazioni di Protezione civile e gli uomini della Guardia costiera anche se, da qualche tempo, alla Scuola italiana cani salvataggio (www.canisalvataggio.it) si sono rivolti pure i vigili del fuoco: «Una grande soddisfazione - spiega Pilenga - che in qualche modo certifica l’elevato livello raggiunto dai nostri formatori». I bagnini a quattro zampe, del resto, si rendono spesso protagonisti di autentiche imprese: «Anche in condizioni di difficoltà massima - sottolinea il presidente - riescono a trarre in salvo pure tre o quattro persone alla volta». L’idea di utilizzare per il salvataggio la forza fisica e la predisposizione all’acqua delle razze prescelte venne in mente a Pilenga più di vent’anni fa: «Decisi - ricorda - di insegnare al mio Terranova le tecniche di soccorso solitamente usate dalla Guardia Costiera o dall’Aeronautica. Ho fatto leva sul carattere molto docile dell’animale che, per natura, tende a seguire sempre il padrone. Ho avuto l’intuizione giusta». coppiOggi i cani vengono anche calati dagli elicotteri, come autentici operatori di primo soccorso: «I cani - conclude Pilenga - indossano un’imbracatura con quattro maniglie. Riescono a percorrere in acqua un chilometro avendo quattro persone attaccate. Un uomo si stancherebbe molto prima; loro, invece, percepiscono tutto questo come un gioco e non hanno neanche paura».
di Alessandro Borelli