REDAZIONE BERGAMO

Ferruccio Pilenga, il papà bergamasco dei cani bagnino

Ha fondato la Sics, famosa scuola di salvataggio. Anche nell’estate 2015 i cani con questo “marchio” saranno presenti, per la gestione delle emergenze, su una ventina di spiagge italiane, dal Veneto alla Sardegna di Alessandro Borelli

Le esercitazioni cani bagnini (Foto Cosentino)

Bergamo, 28 giugno 2015 - Addestrati ad affrontare le situazioni più estreme, attraverso un percorso educativo di altissimo livello, con un unico obiettivo: salvare vite umane in pericolo, nelle acque dei mari o dei laghi. Sono gli amici a quattro zampe della Sics - Scuola italiana cani salvataggio - il cui cuore pulsante è in provincia, a Sarnico, sul lago d’Iseo, ma con referenti in ogni parte d’Italia e, grazie alle credenziali acquisite sul campo, anche nel mondo. Perché l’Accademia (tale è la realtà orobica, fra le più prestigiose in assoluto nel nostro Paese) è guardata con interesse, e per certi versi ci è pure invidiata, pure da americani e giapponesi. L’”anima” della Sics è Ferruccio Pilenga, bergamasco doc, fondatore e presidente che, sull’onda di una lunga esperienza, ha anche provveduto a scegliere le razze più idonee per questo tipo di attività: «Di preferenza - dice - addestriamo Terranova; poi ci sono anche alcuni Labrador e Golden retriever. L’itinerario non è puramente formale: al termine, infatti, viene rilasciato un vero e proprio brevetto che trasforma questi animali eccezionali in veri e propri bagnini».

Anche nell’estate 2015 i cani con il “marchio” Sics saranno presenti, per la gestione delle emergenze, su una ventina di spiagge italiane, dal Veneto alla Sardegna. A gestirli e coordinarli, nei singoli contesti territoriali, sono i volontari delle locali associazioni di Protezione civile e gli uomini della Guardia costiera anche se, da qualche tempo, alla Scuola italiana cani salvataggio (www.canisalvataggio.it) si sono rivolti pure i vigili del fuoco: «Una grande soddisfazione - spiega Pilenga - che in qualche modo certifica l’elevato livello raggiunto dai nostri formatori». I bagnini a quattro zampe, del resto, si rendono spesso protagonisti di autentiche imprese: «Anche in condizioni di difficoltà massima - sottolinea il presidente - riescono a trarre in salvo pure tre o quattro persone alla volta». L’idea di utilizzare per il salvataggio la forza fisica e la predisposizione all’acqua delle razze prescelte venne in mente a Pilenga più di vent’anni fa: «Decisi - ricorda - di insegnare al mio Terranova le tecniche di soccorso solitamente usate dalla Guardia Costiera o dall’Aeronautica. Ho fatto leva sul carattere molto docile dell’animale che, per natura, tende a seguire sempre il padrone. Ho avuto l’intuizione giusta». coppiOggi i cani vengono anche calati dagli elicotteri, come autentici operatori di primo soccorso: «I cani - conclude Pilenga - indossano un’imbracatura con quattro maniglie. Riescono a percorrere in acqua un chilometro avendo quattro persone attaccate. Un uomo si stancherebbe molto prima; loro, invece, percepiscono tutto questo come un gioco e non hanno neanche paura». 

di Alessandro Borelli