
Alcuni genitori dei bimbi gravemente ustionati alla scuola materna di Osio all’esterno del Tribunale di Bergamo dopo l’udienza, con l’avvocato Danilo Delia
Un errore di notifica ha fatto slittare l’udienza preliminare davanti al giudice Moreschi per discutere sull’archiviazione di don Luca Guerinoni, parroco di Osio Sopra e legale rappresentante della scuola d’infanzia San Zeno, a Osio, dove il 30 maggio 2022, durante un’attività di orienteering in giardino 5 bambini rimasero ustionati: due, di soli 4 anni, in maniera molto grave, mentre un papà stava accendendo il braciere con il bioetanolo per arrostire i marshmallow. Per il pm Silvia Marchina, che ha coordinato le indagini dei carabinieri della Compagnia di Treviglio e della Polizia Locale, don Guerinoni, assistito dagli avvocati Gueli e Villa, non ha avuto un ruolo operativo nella scuola e fece ciò che gli compete.
Non era presente al momento dell’incidente, si era precipitato quando le ambulanze già si stavano muovendo per portare in ospedale i 6 bambini investiti dalla fiammata, oltre a 3 papà. Alla richiesta di archiviazione si sono opposti i genitori di Elisa e Alessandro, i bambini più gravi, assistiti dall’avvocato Danilo Delia. Fascicolo stralciato dall’indagine principale per lesioni colpose gravissime e accensioni ed esplosioni pericolose.
"La figura di don Guerinoni per noi ha un ruolo centrale e per questo non deve restare fuori - ha detto l’avvocato Delia -. La sua posizione deve essere approfondita, investigata. Sapeva dell’attività alla scuola, della giornata di orienteering, seppure non era presente. Comunque una persona che è nella scuola, al pm ha riferito che già in un’altra circostanza era stato acceso il braciere". L’udienza è stata aggiornata al 20 ottobre. In aula anche i genitori di Elisa e Alessandro. "Saremo sempre presenti, lo dobbiamo ai nostri figli", hanno detto all’uscita.
Due bambini che ancora oggi portano i segni di quanto è accaduto. Ma il loro calvario è ancora lungo e doloroso. Mentre il 19 settembre si terrà l’udienza del filone principale che vede indagati Roberto Torricelli, 40 anni, di Osio Sopra, il papà che materialmente quella maledetta mattina ha acceso il braciere versando anche il bioetanolo, la maestra della sezione, Monica Valsecchi, che era presente, e la coordinatrice Simonetta Nava. Quel giorno doveva essere il momento dei marshmallow come premio alla fine dell’attività di orienteering, una piccola caccia al tesoro organizzata con le mappe per iniziare a insegnare ai bimbi come orientarsi. Il bioetanolo versato da uno dei papà sulla fiamma che già ardeva al centro del braciere, che il sole rendeva invisibile, scatenò l’inferno.