MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, dalla tassa di soggiorno 2,7 milioni: in calo il numero delle sanzioni

L’amministrazione di Giorgio Gori chiude il secondo mandato approvando il bilancio. Per le entrate: 20 milioni dalla Tari e 45 dall’Imu. Un milione in meno dalle multe comminate in città

Tra i numeri del bilancio del Comune di Bergamo, spiccano la crescita della tassa di soggiorno che tocca il record dei 2,7 milioni di euro

Tra i numeri del bilancio del Comune di Bergamo, spiccano la crescita della tassa di soggiorno che tocca il record dei 2,7 milioni di euro

Bergamo – Un documento che rivela una situazione finanziaria decisamente in ordine in un anno che avrebbe potuto creare più di un problema nella tenuta dei conti per via dell’andamento dell’inflazione, delle oscillazioni dei costi delle materie prime e dell’energia generati dagli eventi bellici. L’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Gori chiude il suo secondo mandato con l’approvazione del bilancio di rendiconto 2023: sarà convocato il 27 maggio l’ultimo consiglio comunale del mandato del sindaco Gori, seduta necessaria proprio per approvare il documento finanziario licenziato dalla giunta comunale. Sarà una delibera di "ordinaria amministrazione", a pochi giorni dalle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.

Tra i numeri del bilancio, spiccano la crescita della tassa di soggiorno che tocca il record dei 2,7 milioni di euro, i dividendi, 976mila euro, che arrivano da Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, e la crescita del gettito Irpef, pari a 20,4 milioni di euro. Alla prossima Giunta il bilancio di rendiconto consegna un avanzo di 22 milioni di euro, un tesoretto in parte vincolato e in parte libero per investimenti, opere pubbliche comprese.

Rispetto alla partita aperta con il governo sui fondi Covid non utilizzati, il Comune dovrà invece restutuire 3 milioni e 711mila euro "in quote costanti annuali per ciascuno degli anni dal 2024 al 2027 mediante trattenuta a valore sulle spettanze del fondo di solidarietà comunale - spiega Palazzo Frizzoni -. In attesa della verifica finale sull’utilizzo dei fondi, erano stati bloccati poco meno di 6 milioni e 531mila euro per possibili restituzioni".

Tornando ai numeri, alla voce entrate, crescono la Tari (20 milioni e 535mila euro) e l’Imu (oltre 45 milioni). Segno meno, invece, per le sanzioni: il Comune incassa 12 milioni di euro, circa uno in meno rispetto al previsto. A pesare sui numeri il debito fuori bilancio di oltre 18 milioni, spesa generata dalla causa intentata dai privati contro il Comune per l’esproprio dei terreni dove nel 2002 veniva costruita la Fiera di via Lunga. "I numeri in generale sono positivi - commenta l’assessore al Bilancio Sergio Gandi -. Un risultato che spero possa rimanere nei prossimi anni".