MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Anziano vedovo va in bici a trovare la moglie al cimitero: il Comune glielo vieta. Lui fa causa, ma muore prima che la sentenza gli dia ragione

Treviglio, il Tar dà ragione a Leonardo Colombo Giardinelli (defunto) e l’amministrazione dovrà pagare oltre 5mila euro di spese legali

Leonardo Colombo Giardinelli davanti al cimitero di via Crippa

Leonardo Colombo Giardinelli davanti al cimitero di via Crippa

Treviglio (Bergamo), 3 febbraio 2025 – Oltre cinquemila euro. Cinquemila e settecento, per l’esattezza. È la cifra che il Comune di Treviglio dovrà pagare per le spese legali  del caso delle biciclette vietate al cimitero. L’amministrazione, infatti, ha definitivamente perso le cause aperte da un anziano residente, Leonardo Colombo Giardinelli, oggi defunto, che aveva presentato ricorso contro la decisione di non far più accedere le biciclette, per motivi di sicurezza, all’interno del cimitero di via Crippa.

La vicenda aveva avuto inizio nel maggio del 2023, quando appunto il Comune decise di annullare tutti i permessi rilasciati fino a quel momento, esclusivamente a persone con problemi di deambulazione, provati da certificato medico, per poter accedere con le biciclette al cimitero.

Un provvedimento a cui si oppose un anziano vedovo, che ogni giorno si recava a pregare sulla tomba della moglie morta nel 2021. L’uomo presentò ricorso al Tar e il tribunale amministrativo di Brescia, nel luglio dello stesso anno, gli concesse la sospensiva cautelare, stabilendo anche che il Comune dovesse rilasciargli un nuovo permesso. Inoltre, il Tar aveva chiarito che il divieto avrebbe dovuto essere inserito nel regolamento comunale approvato dal consiglio comunale e non solo da una determina dirigenziale.

Nel settembre del 2023, il consiglio comunale approvò quindi il nuovo regolamento a maggioranza, inserendo la nuova norma anti-biciclette. Lo stesso anziano, però, decise di rivolgersi nuovamente al Tar, ottenendo una nuova sospensiva due mesi dopo.

A distanza di oltre un anno, lo scorso mese di dicembre, il Tribunale amministrativo regionale gli ha definitivamente dato ragione. Purtroppo, però, l’anziano era morto il mese prima, all’età di 88 anni. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il Comune è stato chiamato a esprimersi sul riconoscimento del debito fuori bilancio, per il pagamento delle spese legali derivanti dalla sentenza, e non sono mancate le polemiche.

Il sindaco Juri Imeri ha tagliato corto, affermando di non essere d’accordo con la sentenza del Tar e comunicando che attualmente i pass assegnati per l’ingresso in bici sono sedici. L’opposizione, invece, che sin dai primi momenti si era schierata contro la decisione di vietare l’ingresso delle biciclette al cimitero di via Crippa, non ha perso l’occasione per attaccare la maggioranza in consiglio comunale: “Invece di ammettere l’errore, continuate a sostenere di avere ragione”.