REDAZIONE BERGAMO

Bergamo, i partigiani rendono omaggio ai 15 martiri di Cornalba, uccisi dai fascisti 80 anni fa

Il 25 novembre 1944 un rastrellamento decimò la Brigata attiva nel piccolo paese della Val Serina. Gli studenti delle scuole superiori hanno realizzato un podcast che racconta le storie delle vittime di quella tragica giornata

La messa questa mattina alla presenza delle autorità e del sindaco di Bergamo

La messa questa mattina alla presenza delle autorità e del sindaco di Bergamo

Cornalba (Bergamo), 24 novembre 2024 – A ottant’anni dall’eccidio di Cornalba, in Val Serina, costato la vita a 15 partigiani bergamaschi, istituzioni e cittadini hanno reso omaggio questa mattina alla Brigata “24 Maggio di Giustizia e Libertà” decimata nel corso dei rastrellamenti messi in atto dai fascisti della 612ª “Compagnia ordine pubblico” e dalla Guardia forestale di San Pellegrino Terme il 25 novembre e il 1° dicembre 1944. Nel corso di quei tragici eventi, anche la popolazione subì violenze e un giovane morirà due anni dopo a causa delle torture subite. La commemorazione, organizzata dalla sezione provinciale dei Partigiani Valle Brembana con il patrocinio dei Comuni di Cornalba e Serina, ha preso avvio questa mattina alle lapidi dei caduti di Zogno, Endenna, Ambria, Algua e Rosolo. Il corteo si è poi spostato al cimitero di Serina e, infine, a quello di Cornalba.

Il sindaco di Bergamo

A rappresentare la città di Bergamo c’era la sindaca Elena Carnevali. “Oggi, quando spesso si cerca di cancellare la memoria in nome di una presunta pacificazione universale si rischia di azzerare il passato, dimenticando le ingiustizie e le atrocità del fascismo – ha detto il primo cittadino –. Perché una comunità consapevole del proprio passato possa costruire il futuro, non può rimanere indifferente di fronte alle discriminazioni, alle violenze che persistono in forme diverse o di fronte agli orrori delle guerre. Essere qui oggi, nel cuore delle montagne, in questi luoghi di sacrificio, non è un gesto simbolico, ma è un impegno a costruire un futuro che renda onore a chi ha dato tutto per difenderlo e a trarre la forza non solo della memoria, ma anche nella determinazione di essere un Paese solidale, unito e coeso nella difesa dei principi di libertà, di giustizia e di democrazia”.

Il presidente di Anpi Bergamo

“Quella di Cornalba è la più antica e consolidata di tutte le manifestazioni partigiane della provincia di Bergamo, basti pensare che la prima commemorazione avvenne già durante la guerra, il 1° aprile 1945 – ha sottolineato Mauro Magistrati presidente dell’Anpi di Bergamo –. Tornare a Cornalba vuol dire ancora una volta provare ad affermare che la memoria è ciò che si costruisce nel contesto e nel tempo, noi oggi vogliamo provare a costruire una memoria nuova, rinnovata, con linguaggi diversi, che sappiano costruire legami con le nuove generazioni. Per riaffermare che la Resistenza, la Costituzione, l’antifascismo sono un tutt'uno e che l’antifascismo e la resistenza stanno alla base della Costituzione e del nostro vivere civile quotidiano".

Il podcast

La giornata è stata preceduta da altre due iniziative: a Treviglio, venerdì, gli studenti dell’Isis Zenale e Butinone, nell’ambito del progetto “Testimoni di Resistenza”, hanno presentato il podcast “Vite sospese”, le cartoline commemorative con il volto dei partigiani e una video-testimonianza. Ieri a Serina è stato letto in anteprima il podcast “Alle pendici dell’Alben”. In memoria di Olga Mantovani realizzato da Flavia Zambelli: intreccia storie personali e vicende storiche del periodo della Seconda Guerra Mondiale, ambientate tra le Prealpi bergamasche. Come quella di Olga, ostetrica giovane e coraggiosa, racconta la sua esperienza in Valle Serina, dove affronta sfide professionali e personali in un contesto di guerra