
Una morbosa e accecante gelosia si era impadronita di lui. Era convinto Sadate Djiram (nella foto), 29 anni, del...
Una morbosa e accecante gelosia si era impadronita di lui. Era convinto Sadate Djiram (nella foto), 29 anni, del Togo, in Italia senza fissa dimora dopo lo sbarco a Lampedusa, che la ex compagna italiana con la quale aveva iniziato una relazione dall’estate 2024 durata pochi mesi lo avesse lasciato per mettersi con Mamadi Tunkara, 36 anni, del Gambia, casa in affitto a Verdello – aveva frequentato il Patronato San Vicenzo di via Gavazzeni – e all’epoca vigilante del Carrefour di via Tiraboschi, in pieno centro.
Ma quella relazione affettiva tra la donna e Mamadi Tunkara era solo frutto dei pensieri contorti di Djiram se l’era solo immaginata. La ex compagna, che lo aveva ospitato a casa, aveva deciso di dare un taglio anche alla luce del comportamento dell’imputato, che in quel periodo non lavorava. Aveva invano promesso di iscriversi a un corso per mulettisti. La gelosia è arrivata ad armare la mano contro Tunkara, ucciso con ripetuti fendenti sferrati con un coltello da cucina di 31 centimetri, di cui 16 di lama.
La Procura ha chiesto il giudizio immediato per Sadate Djiram, che risponde di omicidio aggravato da premeditazione e futili motivi. Aggravanti da ergastolo. Il ventinovenne del Togo si trova nel reparto Psservazione psichiatrica del carcere di Monza. Il difensore chiederà una perizia psichiatrica. L’omicidio il primo pomeriggio del 3 gennaio in via Tiraboschi, nella zona dello shopping. Quel giorno Djiram aveva cercato insistentemente il presunto rivale in amore. Storia che anche i parenti di Tunkara hanno smentito. L’imputato aveva con sé il coltello. Tunkara era in bicicletta e si stata dirigendo al Carrefour. Dopo averlo bloccato, Djiram lo aveva scaraventato contro la vetrina di un negozio e a quel punto si era avventato su Tunkara impugnando l’arma e colpendolo più volte, anche quando era a terra ormai esamine. Solo l’intervento dei passanti l’aveva fermato.
La fuga: per le vie della città ripreso dalle telecamere – immagini in cui si vede il ventinovenne liberarsi dello zaino con parte dell’abbigliamento sporco di sangue – ha provato a raggiungere la Svizzera ma è stato bloccato dalla Polizia elvetica perché senza documenti. Lui stesso, una volta portato in Questura a Bergamo, ha confessato di aver affrontato Tunkara perché voleva fargli confessare la relazione con la sua ex fidanzata.
Francesco Donadoni