MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Riparte a Bergamo il cantiere più contestato. Autosilo alla Fara pronto in un anno

Dopo 24 mesi di stop gli operai si sono rimessi al lavoro per costruire il parcheggio di otto piani in Città Alta

Dopo due anni di stop sono finalmente ripresi i lavori per realizzare l’autosilo alla Fara

Bergamo  - Dopo due anni , sono ripresi finalmente i lavori per la realizzazione del parcheggio alla Fara, in Città Alta, struttura di otto piani, una delle opere più discusse di Bergamo, accompagnata in questi anni da un lungo strascico di polemiche. Martedì sono comparsi i primi operai che si sono dati da fare per allestire l’area. Oggi, invece, arriverà la gru e così l’intervento, affidato alla ditta salernitana Iozzino, di Angri, entrerà nel vivo. Tutto si era interrotto due anni fa, in seguito alla rottura dei rapporti tra Bergamo Parcheggi (società costituita da Parcheggi Italia spa e da Atb, Azienda Trasporti Bergamo, storica società bergamasca dei trasporti) e l’azienda trentina, con base a Milano, Collini (la disputa sul piano giudiziario è in corso).

La nuova impresa ha 350 giorni per completare l’opera. Una vicenda, quella del parcheggio alla Fara, che si trascina da 20 anni, costellata di guai, primo fra tutti il crollo del 30 dicembre del 2008. Ma anche ora l’opera è sotto la lente d’osservazione dell’Unesco, preoccupata per l’integrità delle Mura venete. Ma torniamo alle vicissitudini vissute dal parcheggio. Dopo avere terminato lo scavo, si è posto il problema dell’allestimento degli otto piani del parcheggio. In un primo tempo doveva pensarci l’azienda Collini, che ha successivamente rinunciato. I lavori sarebbero quindi toccati ai secondi classificati della gara d’appalto, che pure hanno rinunciato.

A quel punto, quindi, sarebbe toccato ai terzi classificati, l’impresa bergamasca Rota Nodari. Ma anche qui non se ne è fatto nulla. I Rota Nodari non hanno condiviso la scelta e si sono rivolti alla magistratura. La nuova gara d’appalto indetta dalla Bergamo Parcheggi è stata vinta dal consorzio artigiani romagnoli di Rimini che in un secondo tempo ha però rinunciato all’opera. La palla è passata ai secondi classificati, la società di Angri, che dovrà realizzare gli otto piani, la pavimentazione, ascensori, impianto elettrico, impianto di condizionamento dell’aria, scale mobili, sistema antincendio. I 469 posti del nuovo parcheggio, per ora, saranno destinati soprattutto ai visitatori, ai turisti.

Sono invece 64 i posti riservati ai residenti di Città Alta, in più ci sarà la possibilità di abbonarsi. Da parte degli ambientalisti ora si teme che i trasporti di materiali pesanti possano creare ingenti problemi alle strutture, in particolare alla Porta S.Agostino e alla Porta S.Lorenzo. Il passaggio dei grossi camion, è il timore deglle associazioni ambientalistiche, potrebbe costituire un problema serio. Sullo sfondo ci sono anche le incertezze per l’aumento dei costi delle materie prime e la difficoltà a reperire alcuni impianti tecnologici.