
Il municipio di Rota Imagna
Bergamo – A processo per truffa e falso perché - secondo l’accusa (pm Giancarlo Mancusi) - avrebbero, tra le altre cose, gonfiato i rimborsi chilometrici. In udienza preliminare, gup Beatrice Parati, Vincenzo De Filippis, residente ad Azzonica, frazione di Sorisole, all’epoca segretario comunale a Rota Imagna e in altri 22 paesi, è stato assolto dalla truffa perché il fatto non sussiste.
Accolta la tesi della difesa
Come ha spiegato il suo difensore, Domenico Conticchio: "Abbiamo dimostrato punto su punto con la mole di documenti presentati che non solo i compensi erano leciti, ma che De Filippis avrebbe avuto diritto ad averne di più. Sarà spiegato bene nelle motivazioni che saranno depositate fra 30 giorni. De Filippis, nonostante tutto il bailamme, non ha mai smesso di lavorare: attualmente è segretario comunale in oltre una decina di Comuni, e alcuni sono quelli dove già svolgeva il servizio. Ma le dirò di più, nessuno di quei Comuni si è costituito parte civile".
Le contestazioni
A De Filippis l’accusa aveva contestato emolumenti "del tutto o in parte non dovuti" per più di 488mila euro. Assolta perché il fatto non sussiste anche Silvia Lazzaroni (difesa dall’avvocato Marco Zambelli), all’epoca dipendente del Comune di Gandino nel servizio ragioneria e a "scavalco" in altri sei Comuni. Per il falso udienza a giugno.