Avanti 2-0 dopo 18 minuti. Poi la Dea si spegne e il Verona pareggia 2-2

Dopo lo storico trionfo di Anfield i nerazzurri tornano al Gewiss. Scamacca e Ederson illudono, Lazovic e Noslin gelano i tifosi. I bergamaschi si risvegliano nel finale, ma è troppo tardi e Montipò para tutto.

Avanti 2-0 dopo 18 minuti. Poi la Dea si spegne  e il Verona pareggia 2-2

Avanti 2-0 dopo 18 minuti. Poi la Dea si spegne e il Verona pareggia 2-2

di Fabrizio Carcano

BERGAMO

L’Atalanta si ferma sul più bello e si fa rimontare nella ripresa due gol da un volitivo Verona.

La Dea nel Monday night al Gewiss Stadium pareggia 2-2, pagando forse un tributo in termini di energie fisiche e nervose alla trionfale notte di Liverpool, calando dal minuto 55 della ripresa, facendosi sorprendere da un Verona che sembrava al tappeto sotto di due gol e praticamente non pervenuto fino a quel momento.

Troppo grande nel primo tempo il divario tra le due formazioni: l’Hellas, terzultima e senza un paio di pedine fondamentali a centrocampo, nella prima frazione ha opposto una blanda resistenza per dieci minuti, prima di essere trafitta dal solito gol di Gianluca Scamacca al 12’ e poi cinque minuti dopo dal raddoppio di Ederson su assist sempre del centravanti romano.

Che da quaranta giorni è diventato un fattore decisivo per i nerazzurri con sette gol, tre in campionato nelle ultime tre partite contro Napoli, Cagliari e Verona e quattro in Europa League.

Il bomber capitolino è salito a 14 gol stagionali, tutti realizzati partendo da titolare, anche per questo Gasperini ormai lo sta schierando sempre dal primo minuto.

Quando Gasp lo ha fatto partire dalla panchina, come a Firenze nella semifinale di Coppa Italia di due settimane fa, il numero 90 non ha impattato e non ha inquadrato la porta.

Rispetto alla notte trionfale di Liverpool Gasp ha cambiato qualche interprete, per le squalifiche di De Roon e Zappacosta rimpiazzati da Toloi e Holm, ma per quasi un’ora non è cambiata la musica dello spartito nerazzurro con pressing alto e verticalizzazioni: al 12’ la bordata di Scamacca dopo palla rubata a centrocampo da Koopmeiners e assist dell’olandese per il bomber romano.

Cinque minuti dopo, ancora da una palla recuperata a metà campo il lancio smarcante di Scamacca per la corsa solitaria per Ederson, che ha insaccato con un rigore in movimento la sua sesta rete in campionato.

Da quel momento Montipò show con due respinte da applausi su un’incornata di Pasalic e una rasoiata da fuori area di De Ketelaere, in mezzo un erroraccio di Koopmeiners che ha girato fuori da due passi.

Solo Atalanta zero Verona fino all’intervallo e fino alle prime battute della ripresa con i nerazzurri a fallire il tris con una discesa di De Ketelaere che per un niente non trova Scamacca davanti alla porta.

Poi all’improvviso ecco il Verona, quasi inatteso, con due lampi a cielo sereno: al 56’ discesa a destra di Noslin che scodella in mezzo per Lazovic che si destreggia al limite dell’area e la infila, angolandola con un colpo da biliardo.

Tre minuti dopo, con l’Atalanta ancora imbambolata dal gol preso, ancora Noslin, servito dalla destra da Centonze, anticipa Carnesecchi indeciso nell’uscita per il 2-2 gialloblù.

Per certi versi il deja vu di quanto accaduto quaranta giorni fa contro il Bologna quando la Dea nella ripresa aveva subito la rimonta dall’1-0 all’1-2 in appena quattro minuti.

Gasperini reagisce inserendo Lookman e Miranchuk e proprio l’anglo nigeriano con una delle sue discesa sfiora il gol, murato dal solito Montipo’.

Al 78’ un’altra occasione d’oro per la Dea ma lo svedese Holm, dopo un contropiede impostato da De Ketelaere, spara sciaguratamente alto da pochi passi dalla porta veronese.

Finale con forcing nerazzurro ma il Verona e bel organizzato e tiene un pareggio meritato.

L’Atalanta resta a sesta a quota 51 ma non accorcia sul Bologna e adesso la corsa Champions si complica notevolmente per i nerazzurri.