FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Bergamo, anziane morte dopo dimissioni dall'ospedale: indagini per omicidio colposo

La procura ha disposto accertamenti dopo gli esposti dei familiari

Un'ambulanza

Bergamo, 28 giugno 2019 - Due storie con lo stesso comune denominatore. Una donna di 84 anni, di Cividate al Piano, e una 77enne residente a Bergamo, in via Fara: la prima deceduta venerdì, la seconda mercoledì. L’84enne aveva trascorso nove ore in pronto soccorso all’ospedale di Romano di Lombardia, mercoledì scorso, per un principio di infarto. Poi le dimissioni con una diagnosi di iponatremia, cioè carenza di sodio nel sangue, e depressione. Quindi un nuovo malore a distanza di 12 ore, il ricovero in ospedale di Chiari (Brescia), dove le è stato riscontrato un infarto in corso. Subito operata, in terapia, venerdì è deceduta. I familiari hanno fatto denuncia ai carabinieri di Martinengo. La procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, farà requisire le cartelle cliniche e, nel caso emergessero delle incongruenze, farà riesumare la salma. Il direttore generale dell’Asst Bergamo ovest, Peter Assemberg, ha dato mandato al direttore sanitario di istituire una commissione di inchiesta sull’accaduto.

La seconda vicenda riguarda la 77enne ricoverata alle cliniche Humanitas Gavazzeni dopo una caduta, il 22 giugno. Il 24 è stata operata all’omero sinistro e il 26, alle 11.30, dimessa. Un’ora dopo essere arrivata a casa è morta. I familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri di Città Alta. La procura anche in questo caso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. E lunedì sarà conferito l’incarico per l’autopsia. Sulla vicenda, la clinica ha inviato una nota in cui conferma fiducia nell’operato del suo personale. «Durante il periodo di degenza, prima e dopo l’intervento, la paziente è stata assistita dal personale medico e sanitario di Humanitas Gavazzeni, che ha svolto tutte le azioni necessarie per la cura e l’assistenza alla signora, e per il monitoraggio delle sue condizioni fisiche. Le condizioni della paziente, rivalutate nella mattinata del 26 giugno, ne hanno consentito la dimissione».