Corruzione, l'ex eurodeputato Panzeri indagato a Bruxelles. Fermate anche moglie e figlia

Nato in provincia di Bergamo è stato segretario generale della Cgil Milano. In casa del politico "trovati 500mila euro in contanti"

Antonio Panzeri

Antonio Panzeri

Bergamo, 9 dicembre 2022 -  L'ex europarlamentare Antonio Panzeri, insieme all'attuale segretario generale dell'organizzazione internazionale dei sindacati Ituc Luca Visentini sono tra le persone fermate oggi a Bruxelles dalla polizia nell'ambito di un'inchiesta per "sospetta corruzione che vede coinvolte anche le autorità del Qatar", Paese dove si stanno svolgendo i Mondiali di calcio. Lo rivelano le testate belghe Le Soir e Knack secondo le quali Panzeri, Visentini e altri due (un direttore di una Ong e un assistente parlamentare europeo, tutti italiani),  sono stati “trattenuti per un interrogatorio” e sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari. Nella capitale belga, a casa di Panzeri, secondo quanto scrive 'Le Soir', gli inquirenti avrebbero trovato cinquecentomila euro in contanti.  Tutti e quattro verranno presentati entro 48 ore davanti a un giudice che deciderà sulla convalida del mandato di arresto.

Arrestate moglie e figlia di Panzeri

In serata è arrivata la notizia che è stato eseguito nella Bergamasca anche il mandato di arresto europeo nei confronti della moglie e della figlia di Panzeri. L'ex eurodeputato dei Socialisti e Democratici risulta avere ancora casa a Calusco d’Adda, il paese del Bergamasco di cui è originario: proprio lì sarebbero state rintracciate la moglie di Panzeri, Maria Colleoni, 67 anni, e la figlia Silvia, 38. Le donne si trovano ora in carcere a Bergamo, dove sono state accompagnate in base al mandato che prevede la custodia cautelare in carcere. 

Coinvolta Eva Kaili

Sempre secondo Le Soir è stata sentita dagli inquirenti la vicepresidente del Parlamento Eva Kaili (il compagno è tra i 4 fermati).  "La casa della socialdemocratica greca Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo, è stata perquisita. Il suo compagno è stato intercettato al mattino. Entrambi sono indagati per corruzione", scrive il quotidiano belga aggiornando le notizie sull’inchiesta per riciclaggio e corruzione. Il primo novembre scorso Kaili aveva incontrato il ministro del Lavoro qatariota, Al Marri: la notizia era stata riportata su Twitter precisando che la vicepresidente dell’Europarlamento aveva espresso la propria soddisfazione per l’impegno del Qatar a perseguire delle riforme in materia di lavoro. 

L'indagine

L'indagine, coordinata dalla procura federale, è stata istruita dal giudice Michel Claise, specializzato in materia finanziaria. I compiti investigativi sono stati svolti con la massima discrezione per più di quattro mesi dall'ufficio centrale per la repressione della corruzione (OCRC). Gli inquirenti anticorruzione "sospettano che un Paese del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo", ha sostenuto la Procura federale, attraverso il pagamento di "ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica e/o strategica significativa all'interno del Parlamento europeo". L'accusa non menziona il Qatar, ma diverse fonti ben informate hanno detto a 'Le Soir' e 'Knack' che è proprio lo stato che ospita i Mondiali di calcio a essere finito nel mirino.

Le prime reazioni

Nel frattempo si sono innescate le prime reazioni politiche. Il partito socialista greco ha espluso l'eurodeputata Kaili. Il Gruppo S&d al Parlamento europeo ha preso le distanze, richiamando alla "tolleranza zero nei confronti della corruzione" e promesso "la massima collaborazione con le autorita'". Ufficialmente il Parlamento europeo "non si esprime su un'indagine in corso" ma politicamente l'opposizione e' gia' all'attacco: Ppe e Lega chiedono di fare chiarezza; il M5s vuole le dimissioni da vice presidente di Kaili: a questo punto passo scontato. 

Antonio Panzeri, il profilo

Panzeri nato in provincia di Bergamo, a Riviera d'Adda il 6 giugno 1955, è stato segretario generale della Cgil Milano (dal 1995 al 2003), responsabile delle politiche per l'Europa (2003-2004), è stato membro della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra. Dal 1997 è presidente dell'associazione culturale "Archivio del lavoro". In qualità di responsabile delle politiche europee della Cgil approfondisce le tematiche relative all'allargamento dell'Unione Europea a 25 Paesi, con particolare attenzione ai temi del lavoro, delle condizioni sociali, dei diritti fondamentali dei cittadini. Nel 2004 alla sua prima legislatura al Parlamento europeo è stato eletto per la lista Uniti nell'Ulivo nella circoscrizione nord-ovest, ricevendo 105 000 preferenze. Nel 2014 si ricandida alle Elezioni europee con il PD nella circoscrizione del Nord-Ovest. Con 77.102 voti è il quinto della Circoscrizione Nord Ovest per il Pd ed è eletto. Panzeri è stato aeuroparlamentare fino al 2019. Nel 2017 aveva lasciato il Pd.