Allarme radon: 900 tumori provocati in un anno

Novanta Comuni, per un totale di 195mila persone, risultano osservati speciali: sotto la lente le fasce montane

Allarme radon: 900 tumori provocati in un anno

Allarme radon: 900 tumori provocati in un anno

L’attenzione sui siti con rifiuti contaminati è, giustamente, sempre molto alta, eppure la più importante fonte naturale di esposizione alle radiazioni ionizzanti è il radon, gas nobile forse meno noto, ma molto più diffuso in luoghi di lavoro, abitazioni, edifici pubblici. Classificato cancerogeno certo per l’uomo dalla Iarc, l’esposizione al radon (che si forma in modo naturale dall’uranio) costituisce la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo: secondo l’Istituto superiore di sanità, sono 900 i casi attesi di tumore al polmone legati al radon respirato indoor in Lombardia in un anno.

Nel 2020 è stato realizzato dall’Isin il Sistema informativo nazionale sulla radioattività (Sinrad), un nuovo portale web realizzato per consentire un flusso unico, strutturato e controllato dei dati di radioattività ambientale. In Lombardia, sono stati da poco classificati in area prioritaria 90 Comuni, per un totale di 195mila persone, secondo la mappatura fatta da Arpa Lombardia. Qui gli edifici che superano il livello di 300 Bqm3 di concentrazioni di radon indoor è superiore al 15%. Le fasce montane di Bergamo, Sondrio e Brescia sono quelle con più comuni in area prioritaria; in termini di abitanti coinvolti, Brescia è in testa con 60.307, seguita da Sondrio con poco più di 53mila.

F.P.