Alla scoperta degli scenari dell’Albero degli zoccoli

Visita guidata a Martinengo sulle ambientazioni de "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi. Iniziative culturali e apertura imminente di un museo dedicato al film.

Alla scoperta degli scenari dell’Albero degli zoccoli

Visita guidata a Martinengo sulle ambientazioni de "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi. Iniziative culturali e apertura imminente di un museo dedicato al film.

Una visita guidata nel centro storico di Martinengo, alla scoperta dei luoghi scelti dal regista bergamasco Ermanno Olmi (1931-2018) per le riprese de “L’albero degli zoccoli“, film Palma d’Oro a Cannes nel 1978, interpretato da contadini e gente della Bassa Bergamasca, che racconta la vita di una famiglia in una cascina alla fine dell’800. L’iniziativa Borgo in scena, organizzata da Comune e Pro Loco di Martinengo, è in programma oggi pomeriggio. Due i turni previsti, alle 14,30 e alle 16 (ritiro dei biglietti in loco, adulti 8 euro, minori di 12 anni gratis, ritrovo in piazza Maggiore; consigliata la prenotazione). Martinengo è il comune che può vantare più ambientazioni de L’albero degli zoccoli: i luoghi presenti nel film sono il convento dell’Incoronata, il Filandone, i portici di via Tadino, via Celestino Colleoni, la piccola chiesa di San Rocco, in via Molino Nuovo.

Durante la visita guidata condotta da Maurizio Plebani, appassionato cultore del film, sono previste incursioni teatrali degli attori della compagnia bergamasca La Gilda delle Arti. In programma drammatizzazioni di scene del film. Nel centro storico del paese ci sarà l’esposizione di poster dei lungometraggi girati da Olmi prima de L’albero degli zoccoli: Il tempo si è fermato (1959); Il posto (1961); I fidanzati (1963); E venne un uomo (1965); Un certo giorno (1969); I recuperanti (1969); Durante l’estate (1970); La circostanza (1974). Anche in “E venne un uomo“, che racconta la vita di Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, sono numerose le ambientazioni nella Bergamasca, dal luogo di nascita del Pontefice, Sotto il Monte, a quello dei primi studi, Celana. Intanto prende corpo l’apertura di un museo permanente dedicato a L’albero degli zoccoli.

Michele Andreucci