MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, al via il progetto di housing sociale: Fai il volontario? L'affitto è scontato

Iniziativa voluta dal Comune

Gruppo di inquilini con le autorità

Bergamo 13 maggio 2019 - Affitti bassi, da 340 a 420 euro, in cambio di otto ore di volontariato al mese, finalizzate ad aprire al quartiere gli spazi comuni del palazzo, tramite iniziative e progetti che sperimentino un “abitare collaborativo”. È Matcbox, il progetto di housing sociale che è stato collocato in un palazzo all’angolo tra via Bono e via Fantoni di proprietà del Comune di Bergamo, che faceva parte del recupero della ex Cisalpinia. Abiteranno nella nuova struttura sette nuclei familiari, composti soprattutto da giovani che hanno tra i 25 e i 42 anni, e due organizzazioni, l’associazione sportiva T-Reds Italia e la cooperativa Linkmakers: la prima ha come obiettivo l’utilizzo dello sport e di attività legate a quel mondo come veicolo per finalità educative, aggregative e sociali.

La seconda, invece, proporrà attività culturali, formative e ludiche per promuovere l’artigianato e riportarlo in città. L’assegnazione degli appartamenti è stata affidata all’associazione Casa Amica, che ha curato la gestione delle domande che sono arrivate per l’ottenimento dell’alloggio e incontrato personalmente i candidati. «Si tratta - spiega Francesca Santaniello, gestore sociale di Casa Amica - di un progetto di vicinato attivo. Non vogliamo un volontariato che crei la dicotomia assistente-assistito, ma una relazione reciproca, in cui ognuno dà e ognuno può ricevere. È uno scambio con i propri vicini di casa, ma anche con il quartiere e la città».

Il palazzo risponde perfettamente alle esigenze: oltre agli appartamenti privati, di 70 metri quadrati, è presente un ampio spazio comune, con un grande terrazzo che sarà destinato a diversi eventi di aggregazione. «Sono appartamenti - spiega il sindaco Giorgio Gori - che abbiamo voluto destinare a giovani intorno a un concetto di residenza collaborativa, per abitarci e per condividere attività e competenze con i vicini e con il quartiere. Il tema demografico è centrale e questo è uno dei modi per attrarre giovani». Il progetto prende avvio dal protocollo di intesa “Intervento di innovazione sociale dell’immobile di via Bono – angolo via Fantoni e dell’area ferroviaria circostante”, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nel 2018 e che vedeva proprio nell’immobile di proprietà comunale, oltre che nel vicino Consorzio Agrario, un primo fondamentale tassello di attuazione.