REDAZIONE BERGAMO

Acque Bresciane Si dimette il presidente

Acque Bresciane Si dimette il presidente

Un nuovo colpo di scena nell’annosa e complicata vicenda del depuratore del Garda, che prevede due impianti a Gavardo e Montichiari con scarico nel Chiese. Il Cda di Acque Bresciane, che ieri pomeriggio avrebbe dovuto dare il via alla gara per l’affidamento della progettazione definitiva, si è aperto con la presa d’atto delle dimissioni del presidente Gianluca Delbarba.

Sulla scelta ha pesato il fuoco incrociato dei due territori: da una parte, i sindaci del Chiese avevano diffidato Acque Bresciane dall’avviare la gara; dall’altra Mariastella Gelmini ha inviato una lettera a nome dei 34 comuni della Comunità del Garda di cui è presidente, per spronare ad approvare gli atti pro-depuratore. Dopo le dimissioni, le funzioni di rappresentante legale di Acque Bresciane sono state assunte dal vicepresidente Mario Bocchio (Garda Uno), ma la decisione sul depuratore è slittata solo perché è venuto meno il numero legale dopo che Marco Franzelli (sindaco di Roccafranca) e Mariateresa Vivaldini (Pavone Mella) hanno lasciato il cda, visto che la loro richiesta di rinviare la decisione sul depuratore non è stata accolta. "Una deliberazione così importante – commenta Vivaldini - richiede un forte consenso politico che non può essere delegato ad un cda, tanto più con i tempi strettissimi in cui la decisione è stata sottoposta al consiglio. È necessario ed urgente risolvere il problema del depuratore per tutelare le acque del Garda, e siamo altresì convinti che i territori debbano avere voce in capitolo". Per il presidente della Provincia Emanuele Moraschini, la notizia delle dimissioni è stata "inattesa". Per il sindaco di Montichiari, Marco Togni, "l’aria è finalmente cambiata". F.P.