
L'aggressore è stato arrestato dai carabinieri insieme a un complice
Romano di Lombardia (Bergamo) – Per gli investigatori non ci sono dubbi: il movente è di natura passionale dovuta ad una relazione extraconiugale. Da qui l’agguato con tanto di accoltellamento.
Siamo nel centro di a Romano di Lombardia, è la notte tra sabato e domenica. Nel mirino è finito un albanese. L’uomo arriva a casa in auto e si accorge che c’è una vettura che lo sta aspettando. Forse intuisce anche il motivo della presenza. E allora risale nella sua vettura, ingrana la marcia e scappa nel tentativo di far perdere le tracce. La seconda auto si mette al suo inseguimento, a bordo, come accerteranno più tardi i carabinieri della Compagnia di Treviglio, ci sono due connazionali dell’albanese. La loro intenzione è chiara, bloccare l’auto. Dopo vari tentativi i due riescono a bloccarla. Uno di loro è sceso dal veicolo e si è avvicinato all’auto sulla quale c’era la vittima. E ha iniziato a inveire contro il conducente, intimandogli di uscire.
Ne è nata un’animata discussione, i toni si sono alzati, ed è stato in questo frangente che è spuntato un coltello con il quale lo ha colpito. Un fendente sferrato all’altezza dell’addome dell’uomo inseguito. L’accoltellatore ha raggiunto il connazionale e si sono allontanati a tutta velocità. Il fendente ha provocato una ferita da cui è uscito parecchio sangue. Le grida attirano l’attenzione dei residenti che hanno dato l’allarme.
Sul posto la centrale del 118 ha inviato l’ambulanza e l’automedica per prestare soccorso al ferito poi trasportato in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale di Romano. Da qui, vista la gravità della ferita, si è deciso per il trasferimento al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è arrivato in gravi condizioni. Solo dopo due giorni è stata sciolta la prognosi e l’uomo è stato dichiarato fuori pericolo. La ferita causata dalla coltellata lunga 10 centimetri sull’addome era talmente profonda che ha quasi lesionato uno degli organi interni. Scattano le indagini dei carabinieri della stazione di Romano di Lombardia, che grazie alle testimonianze raccolte sono risaliti alle generalità dei due aggressori, due albanesi, come la vittima. Entrambi, già noti alle forze dell’ordine per precedenti, sono stati fermati per tentato omicidio. I militari sono così riusciti a ricostruire la vicenda. Dietro all’aggressione una vendetta per una relazione extraconiugale che la vittima avrebbe intessuto con la moglie dell’accoltellatore.