Valtellina e Valchiavenna sono molto fragili. É in provincia di Sondrio infatti che si concentra il numero maggiore di frane attive in Lombardia e anche per questo un aiuto particolarmente prezioso è quello giunto in questi giorni dal Ministero degli Interni che ha destinato 17,5 milioni di euro al riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio montano della provincia di Sondrio. Interventi finanziati grazie ai fondi del Pnrr di cui beneficeranno 33 Comuni che l’anno scorso presentarono le loro richieste di intervento. Il contributo più consistente è andato a Morbegno, che riceverà 1,9 milioni per diversi interventi di regimazione idraulica dei torrenti e messa in sicurezza della costa della montagna, a Chiavenna è andato quasi un milione per la sistemazione del versante di Pianazzola, 925mila sono stati destinati a Torre Santa Maria per consolidare il versante della montagna e mettere al sicuro il centro paese. A Sernio sono stati destinati 745mila euro per sistemare gli argini del torrente Refrec mentre a Mantello 750mila si tradurranno in interventi di messa in sicurezza della frazioni di Soriale, Cantone, Ferzonico e per via Europa.
Il ministero ha destinato a Grosotto mezzo milione per sistemare Pugen e Crot, a Mello è stato destinato un milione per il versante della montagna sopra il cimitero e per le rete paramassi a Rondanino e Busetin. A Cino con un milione verranno scongiurate le frane nella Valle dei mulini e in valle Vinzena. Beneficiano dei finanziamenti di Roma anche Castione, Mazzo, Talamona, Dazio, Sondalo, Val Msasino, Buglio, Chiesa, Aprica, Teglio, Ardenno, Traona, Tartano, Caspoggio, Berbenno, Gerola Alta, Tovo Sant’Agata, Cedrasco, Tresivio, Forcola, Lanzada e anche il capoluogo, Sondrio, al quale sono stati destinati 350mila euro.Roberto Canali