Clusone, che ci fa un accampamento indiano in mezzo al prato?

Per due settimane il paese della Val Seriana diventa un centro cosmopolita che accoglie e dà voce ai popoli indigeni del pianeta

L'accampamento stile nativi americani a Clusone per il festival Lo Sprito del Pianeta

L'accampamento stile nativi americani a Clusone per il festival Lo Sprito del Pianeta

Clusone (Bergamo) – Cosa ci fa un accampamento di nativi americani in un prato di Clusone? E le tende dei Tuareg maliani? Per non parlare di quelle dei Qasquai iraniani. La risposta è Lo Spirito del Pianeta, il grande festiva, arrivato al 21° anno di vita, dedicato ai popoli indigeni del mondo, che “occuperà” il paese della Val Seriana fino al 18 giugno con concerti, esibizioni, incontri e cucina da ogni angolo del mondo.

La kermesse è iniziata ieri giovedì 1 giugno con il con il concerto di Davide Van De Sfroos e proseguirà per le prossime due settimane con un calendario ricchissimo di appuntamenti: oggi, per esempio, si esibiranno nelle loro danze tradizionali i gruppi Maasai, Maoori, della Guinea Bissau, che divideranno il palco con il gruppo di musica tradizionale orobica Tanaiàda (che si esibiranno alle 17). In serata, a partire dalle 21,15 ci sarà invece il concerto di musicisti polinesiani che proporranno musica tipica della loro terra. 

Una contaminazione, vera anima del festival, che si ripeterà anche domani sabato 3 giugno, quando il coro Idica degli alpini di Clusone precederà il concerto del gruppo di musica boliviana Aymara Y Quecha. E lo stesso domenica 4 giugno quando Bepi the Prismas, icona della musica e del dialetto bergamasco, anticiperà l’esibizione di un gruppo di musicisti maoori. 

Tra gli ospiti speciali per questa edizione del festival un gruppo di monaci dal Tibet, la guaritrice peruviana Abuela Qocha Tika, la poetessa aborigena Oodgeroo. Il programma completo degli eventi, a ingresso gratuito, è consultabile sul sito del festival.