Bergamo e Brescia capitali della Cultura, a teatro l’esperienza di 12 imprenditrici del territorio

Al centro dello spettacolo, che viaggerà per tutto l’anno nelle provincie di Bergamo e Brescia, le storie raccolte da Chiara Magri con la regia di Laura Curino.

Il palcoscenico dello spettacolo

Il palcoscenico dello spettacolo

Brescia e Bergamo – Nel palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 nell’ambito “La città che inventa” va in scena «Un altro lunedì. Storie di acrobatica quotidianità per signore», lo spettacolo che racconta il percorso imprenditoriale di donne bergamasche ideato da Chiara Magri con la regia di Laura Curino. Il progetto è stato sviluppato da Tartaruga Aps ed è uno dei novantadue progetti sostenuti con 3,5 milioni di euro dal bando: “Capitale della cultura 2023 Fondazione Cariplo e le Fondazioni delle Comunità Bergamasca e Bresciana insieme per il territorio”.

Al centro dello spettacolo, che viaggerà per tutto l’anno nelle provincie di Bergamo e Brescia, l’esperienza di 12 imprenditrici del territorio che hanno prestato il loro racconto alle ideatrici del progetto. Sono Maria Teresa Azzola - Interior And Industrial Design; Silvia Baldis – studio Baldis Restauri; Tiziana Barbiero – Teatro Tascabile di Bergamo; Federica Bisutti – Policrom Screens S.p.A.; Barbara Bona - Unipel -Bamafashion S.N.C. ; Nicoletta Ghirardi – Camiceria Agatex; Elena Lussana – Il Castelletto Azienda agricola; Maria Rauzi – Teatro Telaio Brescia; Manuela Ravasio - Business coach; Ida Rocca – Donna Impresa Confagianato; Norma Scandella – Sinergia Spa; Maria Balduzzi - Sinergia Spa.

Le attrici Chiara Magri e Giulia Manzini danno voce e corpo alla vita lavorativa e privata di queste 12 donne. La sceneggiatura è nata a partire proprio dalle loro interviste e lo spettacolo è costituito da monologhi, uno per ogni imprenditrice. Spiega Chiara Magri: «Il nome del progetto “Un altro lunedì” nasce da una sorta di mio corto circuito mentale su una canzone di Jovanotti che parla di disoccupazione. Noi non parliamo di disoccupazione, ma del contrario. Però dopo la pandemia sentivo di voler raccontare una nuova visione e approccio al mondo del lavoro. Trovare un lunedì per andare a lavorare in una maniera diversa. E appunto femminile: e il lunedì fa pensare anche alla luna, un astro femminile».

Alle dodici voci nello spettacolo sono affiancate altrettante opere di ritrattistica femminile (dieci delle quali presenti in Accademia Carrara. Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: «Ogni progetto scelto, 42 per Bergamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante non solo per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori ma anche per quello sociale delle nostre comunità. Per questo, credo sia importante dire ancora una volta che ciò che ci sta a cuore come fondazione di comunità, più di quello che si realizzerà durante quest’anno straordinario, è ciò che resterà sui nostri territori quando i riflettori si saranno spenti“.

Ma non è tutto: “Se - aggiunge Ranica - come eredità della Capitale, resteranno legami più solidi e maggiore coesione sociale avremo centrato l’obiettivo. Tutti i progetti che abbiamo sostenuto vanno in questa direzione: promuovere crescita, benessere e sviluppo sostenibile per il territorio, di cui siamo un solido riferimento. Dalla città alla pianura, dalle valli alle montagne; per i più giovani, gli anziani e per quanti, spesso, restano ai margini: la ‘cultura che cura’ è quella che emancipa, che rende tutti protagonisti. È questa la cultura che ci interessa promuovere. È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cariplo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana».