Luca Meana: "Il nostro export fatto in casa. Adesso sogniamo l’America"

Intervista all'amministratore delegato di Pusterla 1880, Luca Meana, che giovedì a Varese interverrà alla tavola rotonda inserita nell'ambito delle celebrazioni per i 60 anni de Il Giorno

Luca Meana, amministratore delegato di Pusterla 1880

Luca Meana, amministratore delegato di Pusterla 1880

Varese, 25 aprile 2016 - Un'azienda internazionale dall’anima varesina. O anche, un’azienda varesina dall’anima internazionale. Se si dovesse prendere ad esempio una specifica realtà per descrivere cosa significa fare export partendo dalla provincia, fra le prime imprese che meriterebbero di essere citate c’è sicuramente Pusterla 1880, azienda leader nella produzione di cofanetti e scatole destinati ad articoli di cosmetica, profumeria e di lusso. L’impresa nata 136 anni fa fra Tradate e Milano e sviluppatasi poi a Venegono Inferiore e Bodio Lomnago è ora presente - con altri quattro siti - anche in Francia (Limoges e Le Mans), Inghilterra (Dover) e Romania (Bucarest).

Luca Meana, amministratore delegato di Pusterla 1880: qual è il vostro modo di operare a livello internazionale? "I nostri siti sono molto legati fra loro: non potrebbero lavorare l’uno senza l’altro. Certo, il 90% delle vendite è realizzato fuori dall’Italia, motivo per il quale si è resa necessaria una forte presenza all’estero, motivata anche dalle importanti dimensioni dei prodotti che trattiamo e dunque dall’indispensabilità di operare in loco. Infatti, dei nostri 550 dipendenti, oltre 400 lavorano tra Francia, Inghilterra e Romania. Quanto alla strategia industriale, però, continuiamo a mettere al centro la nostra terra d’origine".

In che modo? "All’estero c’è la struttura commerciale, mentre nel Varesotto sviluppiamo il prodotto semilavorato che poi viene venduto in loco al cliente estero".

Quali sono gli ostacoli maggiori al vostro processo di internazionalizzazione? "La difficoltà principale è legata alle risorse umane, perché trovare persone valide alle quali delegare tutta una serie di compiti non è proprio semplice. Del resto, però, noi non possiamo essere dappertutto".

E quali, invece, i mercati ancora da scoprire? "Senza dubbio quello degli Stati Uniti. Abbiamo avuto l’intuizione di avvicinarci al cliente spostandoci all’estero: il prossimo passo è attraversare l’Atlantico".