
L’aeroporto di Malpensa
Malpensa (Varese), 2 giugno 2016 - Nell'area di Malpensa si guarda con attenzione al rinnovo dell’amministrazione comunale di Milano. Palazzo Marino è infatti il socio di maggioranza di Sea, la società che gestisce Malpensa. Un socio, a detta dei sindaci dei Comuni di sedime, che incamera gli utili derivanti dall’attività di Sea mentre è ben distante dai problemi che lo scalo porta con sé. Il nuovo sindaco del capoluogo lombardo dovrà, a detta del primo cittadino di Ferno, Mauro Cerutti, cambiare atteggiamento nei confronti del territorio intorno all’aeroporto. Cerutti, attuale presidente di Ancai (Associazione nazionale comuni aeroportuali) ha preparato una lettera che invierà al prossimo inquilino di Palazzo Marino, appena sarà insediato.
"Fino a oggi - spiega Cerutti, più che mai battagliero - non siamo mai stati presi in considerazione dal Comune di Milano. Sembriamo realtà fantasma. Eppure sono i nostri Comuni ad affrontare i problemi che la presenza di un aeroporto comporta, sono i nostri Comuni a dare risposte fornendo i servizi richiesti che comportano costi. Il 'proprietario di Malpensa', cioè il Comune di Milano, che auspico rientri con il nuovo sindaco in Ancai, non ha alcuna conoscenza dei problemi, mentre come socio di maggioranza di Sea incamera gli utili. Risorse che sarebbe giusto, visto l’impegno dei nostri Comuni per Malpensa, arrivassero anche nelle nostre casse". Rapporti insomma per i quali il sindaco di Ferno chiede un cambiamento che vuol dire "considerare l’importanza del servizio che noi svolgiamo per lo scalo". Per cambiare "e non essere più considerati periferia sconosciuta - continua Cerutti - è necessario che il futuro sindaco di Milano ci chiami finalmente a un confronto. Sarebbe l’occasione che aspettiamo da tempo per spiegare che cosa vuol dire convivere con l’aeroporto che a noi dà oneri mentre il Comune di Milano riceve gli utili".
La lettera è pronta, appena sarà insediato il nuovo sindaco di Milano, sarà inviata. Il futuro di Malpensa è disegnato nel nuovo Masterplan, le perplessità tra i sindaci del territorio non mancano e questa volta vogliono il confronto anche con il capoluogo regionale.