Nessun presidio alla stazione di Tirano, dopo la biglietteria sparisce anche il capotreno

Il Circolo Pd: "In realtà era già come se la stazione fosse chiusa da febbraio, quando è stata chiusa la biglietteria"

La stazione di Tirano

La stazione di Tirano

Tirano, 4 novembre 2016 - Da oggi, venerdì 4 novembre, la stazione dei treni di Tirano non è più presidiata. “Un ulteriore impoverimento del servizio ferroviario, ma è importante ricordarsi che, per la popolazione, la stazione in realtà aveva già chiuso quando è stata chiusa la biglietteria, a febbraio - ha dichiarato Gloria Moiraghi, coordinatrice del Circolo pd Tirano in merito al sollecito del sindacalista Giorgio Nana su questo tema -. Il problema più grosso per i cittadini oggi non è venir a conoscenza del taglio del personale di presidio e dello stesso Capostazione, seppure sia un elemento che aggiunge ancor più criticità alla situazione esistente: il problema centrale riguarda il funzionamento stesso della rete ferroviaria. Per garantire un efficiente servizio alla cittadinanza non basta solo mantenere il personale di presidio."

"È necessario in primis garantire il normale servizio ferroviario con treni in orario, puliti e sicuri, cosa che attualmente accade molto raramente: tutte le settimane assistiamo a soppressioni di corse, vagoni senza riscaldamento o aria condizionata, toilette inagibili, per non parlare dei costanti ritardi - ha ricordato il circolo del Partito democratico -. A tutto questo, come giustamente osservato anche da Nana, si aggiunge anche il problema strutturale dei troppi passaggi a livello lungo la tratta Tirano-Colico. Oltre a tutti questi disservizi, è di questi giorni la notizia di un probabile aumento del biglietto per pagare la presenza dei Vigilantes sui treni, senza però che siano state annunciate azioni volte a migliorare il servizio ferroviario. Noi crediamo si debba agire con una revisione globale del sistema di trasporto su rotaia: investimenti e miglioramento reale del servizio, non ristrutturazioni a ribasso con la previsione di aumenti delle tariffe."

"Non c'è bisogno di ricordare che per la Valtellina la viabilità ferroviaria è fondamentale non solo come principale via di comunicazione per noi residenti con il capoluogo lombardo, ma è anche di grande importanza per il settore del commercio e del turismo oltre che per incentivare e diffondere modelli di mobilità sostenibile - ha concluso la coordinatrice del Circolo -. Su questi temi il Partito Democratico sta lavorando a tutti i livelli, sollecitando Regione Lombardia ad agire con programmi concreti di sviluppo, e non con sterili politiche di contenimento dei costi che si basano solo sui numeri: alla nostra valle servono investimenti adeguati."