
Il piccolo Federico Ferrari con la famiglia
Tirano, 6 agosto 2016 - La storia del piccolo Federico è la storia di un regalo speciale, giunto alla sua casa di Tirano, direttamente dal Quirinale, dalla penna del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una lettera, ora conservata come una sorta di reliquia dalla famiglia Ferrara, in cui il Capo dello Stato ha voluto esprimere la propria personale riconoscenza per un disegno che il bambino gli ha lasciato lo scorso giugno al Palazzo, durante una visita a Roma in compagnia di papà Lucio e mamma Chiara: uno schizzo, nato dalla sua fantasia e ammirazione, in cui svettano i colori della bandiera italiana accanto ad una scritta a tutto campo: «W il Presidente!».

Sei anni appena compiuti, ma le idee già piuttosto chiare su cosa sia il ‘bene’ e cosa il ‘male’, esemplificati per lui in un mondo con cattivi da sconfiggere, e buoni da prendere a modello. Come il Presidente, ad esempio, cui guarda con rispetto, ma anche con infinita simpatia per le comuni origini siciliane. E poi soprattutto il suo «eroe», papà Lucio, appuntato scelto in servizio alla Tenenza della Guardia di finanza di Tirano: quasi ad imitarlo e mettere in pratica quello che ogni giorno il papà gli insegna con il suo lavoro, scatta sull’attenti e, col visino concentrato, rimanda a memoria l’inno nazionale.
Chissà, magari un giorno vorrà seguirne le orme, vestire la stessa divisa, «o forse, no, magari farò il Vigile del Fuoco, tanto l’importante è aiutare gli altri». La strada, ad ogni modo, è ancora lunga e di tempo per riflettere sul futuro, quel futuro che il Presidente gli augura sia roseo, ne ha ancora molto. Intanto, mentre si appresta a trascorrere le vacanze in Sicilia, può prepararsi alla prima vera avventura «da grande» che lo attende da settembre, tra i banchi di scuola della prima elementare alla «Credaro» di Tirano.