Morbegno, a soli 12 anni direttore di un Museo

Francesco Bongio predilige gli Ape Car. Ne conta oltre 40

Francesco Bongio. A sinistra con Emilio Rovedatti e Lorenzo Del Barba

Francesco Bongio. A sinistra con Emilio Rovedatti e Lorenzo Del Barba

Morbegno, 9 dicembre -  «La passione per i modellini di Ape Car me l’ha fatta nascere mia zia Silvia, che abita a Monza, quando alcuni anni fa mi regalò un primo modellino. Allora avevo 7 anni e con quello avrei dovuto giocarvi. Ma rischiavo di romperlo. L’ho conservato gelosamente. E da quel momento mi sono innamorato, me ne sono in seguito fatti regalare altri e custoditi gelosamente, come collezione...». 

Francesco Bongio. A sinistra con Emilio Rovedatti e Lorenzo Del Barba
Francesco Bongio. A sinistra con Emilio Rovedatti e Lorenzo Del Barba

Oggi Francesco Bongio di anni ne ha 12, frequenta con profitto la seconda media alla «Damiani» di Morbegno, dove risiede con la famiglia, ed è forse il più giovane direttore in Italia di un museo: il Museo dell’Ape car di Morbegno. «Attualmente - racconta con orgoglio Francesco - conta circa 40 modellini di Ape Car da tutto il mondo, raccolti nella nuova sede realizzata all’interno di una parte dello studio professionale di mio zio Lorenzo. Fondato nel 2011, inaugurato una prima volta nel 2013, ora l’area espositiva, da qualche tempo, si è spostata qui, dove lo scorso novembre con una semplice festa, abbiamo festeggiato con alcuni ospiti i primi 5 anni di vita. All'evento sono intervenuti, tra gli altri, Emilio Rovedatti, consigliere del Circolo numismatico morbegnese e il presidente Lorenzo Del Barba.

Il Museo per autofinanziare l’acquisto di altri modellini vende magliette con i miei disegni di Ape car e richiedibili su prenotazione anche spillette, calendari annuali e cartoline con i disegni. Il nostro blog è: http://museoapecar-morbegno.blogspot.it/». Francesco, nonostante la giovanissima età, si è documentato per rendere l’esposizione più completa e attraente. Il museo è affiliato all’Ape club d’Italia e al Circolo numismatico morbegnese.

«Ho raccolto informazioni sulle case costruttrici - ricorda - sulle qualità dei veicoli, per preparare delle schede di accompagnamento. Non solo attraverso internet, pure leggendo una rivista specializzata che mi regalò in seguito zia Silvia. E, inoltre, in estate quando gli impegni scolastici me lo consentono mi diverto a disegnare e creare io stesso dei modelli inediti con legno e cartone. Da un ragazzo che vive in Canada, al quale mi sono rivolto per ottenere materiale fotografico, ho ricevuto le scansioni dei depliant in suo possesso riguardanti esmplari di Ape car qui non commercializzati. L’ho invitato a venire a Morbegno a visitare il mio Museo, aperto a tutti unicamente previa prenotazione con una mail a: museoapecarmorbegno@gmail.com».