Comune condannato per mobbing: dovrà risarcire 100mila euro a ex dipendente

In totale tra sentenza di primo grado, Appello e spese per sostituire il tecnico, l'esborso per l'amministrazione di Samolaco ammonta a oltre 200mila euro. La Cisl: "A pagare saranno i cittadini"

Un’aula di giustizia

Un’aula di giustizia

Samolaco, 3 aprile 2017 - La Corte d'Appello di Milano, con sentenza, ha riconosciuto la sussistenza del mobbing ai danni di Isabella Flores, l'architetto responsabile del servizio tecnico del Comune di Samolaco che, qualche anno addietro, fu esautorata delle proprie funzioni dall'amministrazione comunale, alllora guidata dal sindaco Elena Ciapusci. L'amministrazione di Samolaco dovrà risarcire l'ex tecnico comunale (oggi in servizio presso altra amministrazione in altra regione) per i danni subiti, danni che ammontano a circa 100mila euro, cifra aggiuntiva a quanto già riconosciuto all'architetto Flores con la sentenza di primo grado. In pratica, considerate le due sentenze, tra risarcimenti, spese legali e spese per la sostituzione del tecnico, l'esborso per il comune di Samolaco ammonta a oltre 200mila euro.

"Avevo  seguito la vicenda dell'architetto Isabella Flores, che assistevo come sindacalista - afferma Michele Fedele della Cisl -  e sin da subito, ossia sin dall'anno 2010, avevo chiesto all'amministrazione comunale la ricomposizione della vertenza in sede sindacale mediante il reintegro della Flores nelle proprie funzioni, paventando la soccombenza dell'amministrazione qualora la vertenza fosse giunta in sede giudiziaria, con conseguente rilevante danno economico.  Purtroppo, non sono stato  ascoltato e l'amministrazione proseguì determinata ad affrontare la vertenza in sede giudiziaria con l'epilogo sfavorevole al Comune di Samolaco.  Nonostante il riconoscimento delle ragioni della propria assistita, alla Cisl di Sondrio la conclusione della vicenda procura comunque amarezza, considerato il fatto che a pagarne i costi saranno i cittadini del Comune valchiavennasco che si vedranno privati di cospicui fondi destinati ad opere o servizi utili per la cittadinanza e, in questi tempi di ristrettezze economiche per gli enti comunali, il danno è veramente notevole. Oggi, con rammarico, non ci resta che considerare che, se si fosse dato ascolto alle richieste sindacali e la questione fosse stata affrontata ragionevolmente dall'amministrazione comunale, in armonia con le indicazioni della Cisl di Sondrio, il danno non ci sarebbe stato".