Melloblocco sempre in bilico: "La Val Masino non ci crede"

Chi ha creato l'evento non si rassegna alla cancellazione

Tante le donne che parteciperanno al Melloblocco

Tante le donne che parteciperanno al Melloblocco

Val Masino, 28 dicembre 2017 - E' a rischio l’edizione 2018 del Melloblocco. Il raduno internazionale di arrampicata sui massi della Val Masino, che fin dal 2003 attira 10mila visitatori nel corso della prima settimana di maggio, forse non verrà allestito. I lavori sarebbero dovuti iniziare nell’agosto scorso ma, a causa di alcuni dissidi all’interno del Consiglio comunale, nulla è ancora stato fatto.

«Il problema di fondo – spiega Simone Pedeferri, responsabile tecnico del Melloblocco – è che alcune persone della Val Masino non hanno capito l’enorme importanza che questo evento ha per il territorio. Al raduno si iscrivono, ogni anno, 2500-3000 atleti ma, tra tifosi e appassionati, si hanno tra le 7 e le 10mila presenze. Il Melloblocco regala alla Val Masino – grazie anche alla presenza di atleti internazionali di primo livello, tra cui numerosi vincitori della coppa del mondo – una pubblicità e una visibilità che non potrebbe ottenere in alcun altro modo – il mondo degli scalatori è, infatti, incredibilmente social e atleti e appassionati postano le proprie esperienze in rete. Inoltre, e questo è un dato molto importante, la manifestazione è finanziata interamente da aziende private e il Comune non investe assolutamente nulla in questo settore».

Investimenti che, al contrario, vengono sostenuti in altre realtà: «A Milano, nostro bacino d’utenza, stanno investendo molte risorse per la creazione di palestre di roccia, a Lecco stanno intraprendendo un importantissimo lavoro di chiodatura mentre sulla Sassella si sono investiti 150mila euro – precisa Pedeferri – Qui purtroppo la gente non ci crede. Il territorio viaggia a due velocità diverse ed è un vero peccato perché l’evento risulta essere importantissimo sotto numerosi punti di vista. L’indotto non si limita, infatti, ai giorni del raduno. I rocciatori fanno da volano e sono tantissime le famiglie che, nei mesi vicini all’evento, vengono a visitare il territorio per un paio di giorni». Evento importante per la comunità anche secondo Michele Comi, fondatore e detentore del marchio Melloblocco, che pur non avendo più ruoli attivi nell’organizzazione dell’evento, sottolinea come «la comunità locale deve adottare definitivamente questa manifestazione che si è rivelata essere, nel corso degli anni, inclusiva frizzante e dinamica».

Le previsioni per l’edizione 2018 del Melloblocco sembrerebbero essere quindi pessimistiche: «Ormai i tempi stringono – conclude Pedeferri – Non credo che si potrà ripetere il miracolo dell’anno scorso – quando il raduno era stato messo a rischio per motivi simili. Tutte le cose hanno un ciclo vitale ma se si vuole terminare l’esperienza del Melloblocco bisogna dare un riconoscimento a questo mondo. Non si può, così di punto in bianco, interrompere un evento di importanza internazionale, segnalato addirittura su Wikipedia. Attualmente in Val Masino è presento un imponente parco rocce e, se fossimo in grado di sfruttarlo adeguatamente, potremmo anche fare a meno dell’evento Melloblocco».