Sondrio, carabinieri catturano tre ladri moldavi

Quasi 50 furti commessi non solo in Valtellina, ma pure nelle province lombarde di Milano, Varese, Lecco, Monza

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Sondrio, 23 gennaio - La seconda "tranche" dell'indagine denominata "Sotto scorta" è sfociata nei giorni scorsi con altri 3 arresti, sempre operati dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Sondrio. Oggi, alla caserma "Alessi", il comandante provinciale dell'Arma, tenente colonnello Paolo Ferrarese, affiancato dal comandante del Nucleo Battista Ellena e da alcuni degli investigatori protagonisti della brillante indagine, coordinata dai pm Barbara Benzi e Giacomo Puricelli, hanno illustrato in una conferenza stampa i dettagli che hanno portato all'arresto del capo della banda di moldavi sfuggito in un primo momento alla cattura e di altri due complici.

Uno dei fermati - per la raffica di quasi 50 furti commessi non solo in Valtellina, ma pure nelle province lombarde di Milano, Varese, Lecco, Monza oltre che in altre province del Nord Italia - si trova al momento rinchiuso in un carcere della Moldavia, in quanto nel frattempo si era reso protagonista di altri "colpi" nel suo Stato d'origine, un altro è rinchiuso nel penitenziario Rebibbia di Roma e il terzo sta per essere estradato in Italia. Il bottino complessivo delle razzie ammonta a circa un milione di euro, in soldi, gioielli, merci, auto sottratti in abitazioni, garage, esercizi commerciali.

Nei mesi scorsi i primi tre componenti della "gang" erano stati fermati a tempo di record, ma le indagini avevano da subito appurato che un altro terzetto di connazionali aveva fatto in tempo a lasciare l'Italia prima di finire nella rete dei carabinieri di Sondrio che, in ogni caso, non hanno mollato la presa sino a giungere alla svolta finale. Altre 10 persone, invece, sono state denunciate in stato di libertà per ricettazione e favoreggiamento.