
Giovani e aclolismo
Sondrio, 14 giugno 2016 - Il «post festa» per la fine della scuola, con la città di Sondrio che si è risvegliata malandata e sporca a causa degli eccessi di diversi ragazzi, ha ancora una volta messo in evidenza un problema molto serio, quello dell’abuso di alcolici, soprattutto tra i più giovani. E in provincia di Sondrio, purtroppo, questo problema è tutt’altro che marginale. Basti pensare che l’anno scorso la Valtellina è stata «eletta» la provincia lombarda dove i giovani abusano maggiormente dell’alcol. A dirlo è il Dipartimento per le dipendenze della Asl di Sondrio tramite la pubblicazione previsionale 2015, in cui è stato analizzato l’andamento del fenomeno mettendo in luce l’aumento dei giovani che si presentano a chiedere aiuto per problemi di alcol.
Una percentuale, quella dei ragazzi che chiedono aiuto (o vi sono costretti, pena l’impossibilità di utilizzare la patente di guida), che certamente non rispecchia la dimensione reale del fenomeno. E se il problema è diffuso su tutto il territorio lombardo, Sondrio e la Valtellina sono al primo posto della triste classifica: su 7 zone e province campionate, il 73,4% dei giovani afferma di avere fatto binge drinking (la cosiddetta «abbuffata alcolica» in cui un grande quantitativo di alcol viene assunto continuativamente in tempi molto brevi) più di 4 volte in un mese.
«Parlando di alcol - spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Asl, Massimo Tarantola - sembra utile sottolineare come si abbia a che fare della più facilmente reperibile ed economicamente accessibile tra la sostanze che danno dipendenza. Sistematicamente sottostimata a causa del suo radicamento storico-culturale, viene oggi rilanciata pesantemente dalle multinazionali, attraverso prodotti concepiti “ad arte” per reclutare le nuove leve dei consumatori più giovani». Il direttore del Sert punta il dito in particolare sulla birra e sui nuovi «alcolpop», le bottigliette fatte apposta per attirare sull’alcol in maniera induttiva e subliminale il target giovani.
«L’alcolismo a Sondrio è un fattore trascurato ma devastante - spiegano poi gli esperti in disintossicazione del centro “Il gabbiano” -. In queste zone si beve moltissimo. Un tempo l’abitudine al vino era socialmente integrata, correlata allo sforzo fisico, alla comunicazione tra gli esseri umani; ora la bottiglia è spesso un facile tentativo per sfuggire alla complessità della vita e alle sofferenze interiori. E pensare che la Valtellina, e Sondrio il suo capoluogo, ogni anno sono anche ai primi posti nelle classifiche di benessere, qualità della vita e tranquillità sociale. Si rende sempre più necessario risolvere la dipendenza dall’alcol, insieme a tutte quelle situazioni che le classifiche non riescono a fotografare e che si ripercuotono ad ogni livello nel tessuto sociale di Sondrio».