Pavia travolta dall’Onda Pride: oltre mille in sfilata per l’orgoglio gay

Slogan, musica e diritti in centro. E le proteste di Forza Nuova e Skinheads sono state pacifiche

Il corteo del Gay Pride

Il corteo del Gay Pride

Pavia, 7 giugno 2015  - E' partita anche da Pavia l’Onda Pride, mobilitazione nazionale di Arcigay che tra giugno e luglio attraverserà tutt’Italia per rivendicare l’orgoglio Lgbti (lesbico, gay, bisessuale, trans e intersessuale). Ieri i primi tre appuntamenti, a Benevento, a Verona (dove hanno sfilato in 5mila) e appunto a Pavia. Il Pavia Pride ha visto sfilare circa un migliaio di persone, «2 o anche 3mila» secondo gli organizzatori, «circa 600» per le forze dell’ordine. Ma, al di là del consueto balletto dei numeri, la partecipazione è stata certamente numerosa, tanto che il corteo, per muoversi dalla partenza vicino al Ponte Coperto, ha ritardato di quasi un’ora rispetto ai tempi previsti (alle 15). E quando la testa del corteo è arrivata al Demetrio, corso Strada Nuova risultava alla vista completamente occupato per quasi tutta la sua lunghezza dai partecipanti, suddivisi in diversi gruppi con striscioni di associazioni e anche di partiti politici. Sboccato in piazza Castello, il colorato e rumoroso (per fischietti e musica) corteo ha svoltato verso via Santa Maria alle Pertiche e imboccando corso Cairoli e corso Mazzini è approdato verso le 17 in piazza della Vittoria. Mantenendo l’ora di ritardo sui tempi previsti (16.30) gli interveni sul palco allestito in piazza, sul lato della tettoia, sono inziati quando erano quasi le 17.30.

Dal carro del Pride, con costume adamitico e parrucca bionda, il presidente di Pavia Arcigay ‘Coming Aut’, Niccolò Angelini, è passato sul palco a fare gli onori di casa, invitando a predere la parola le diverse «colonne portanti» dell’associazione pavese che festeggia i 10 anni di attività, tra cui il consigliere comunale Giuseppe Polizzi. Sul palco in piazza sono poi intervenuti anche i rappresentanti delle istituzioni che non solo hanno patrocinato ma anche partecipato al Pride, gli assessori Laura Canale e Giacomo Galazzo per il Comune, la vice presidente Milena D’Imperio per la Provincia. La festa conclusiva in piazza è stata infatti in continuità con le precedenti edizioni della ‘Festa delle diversità’, con l’attiva partecipazione delle diverse associazioni che fanno parte dello Sportello antidiscriminazioni del Comune. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, come previsto, non si sono registrati problemi. Le contestazioni sono rimaste a distanza. Al Castello, già dalla mattinata, l’iniziativa di Solidarietà nazionale (e Forza Nuova) ‘L’unica famiglia è quella naturale’. In piazza del Tribunale il volantinaggio degli Skinhead Pavia: ‘Non si tocca la famiglia!’.