Lavavano i vestiti pieni di amianto: «Malattia professionale anche per le casalinghe»

– VIGEVANO – GLI AVREBBERO dato il benvenuto a Vigevano che gli avevano promesso nella gara d’andata. Davide Sala, 33enne giocatore della Pallacanestro Robbio, ieri pomeriggio non è sceso in campo al...

– PAVIA –

«CHIEDIAMO che anche per le casalinghe venga riconosciuta la malattia professionale». Silvio Mingrino, presidente Avani (Associazione vittime amianto nazionale italiana), ieri mattina era nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Caravaggio, per la messa in suffragio, a un anno dalla morte, di Davide Contardi, 41 anni, appuntato scelto dei carabinieri, vissuto fino all’età di 6 a Broni e morto per mesotelioma pleurico. Alla cerimonia era stato invitato e ha partecipato anche il senatore pavese Luis Alberto Orellana (ex M5S, ora nel gruppo Per le autonomie). Ed è stata l’occasione per consegnare al senatore le richieste dell’Avani in vista della discussione sul decreto Milleproroghe. «Tra le nostre richieste – spiega Mingrino – la principale riguarda il riconoscimento della malattia professionale anche per le casalinghe, che per anni hanno lavato i vestiti pieni di fibre d’amianto dei mariti che lavoravano alla Fibronit. Anche le casalinghe vanno equiparate a lavoratori e devono aver diritto ai benefici previsti dalla legge per le malattie professionali». Il senatore Orellana si è impegnato a portare le richieste dell’Avani nella commissione Ambiente, della quale è segretario. S.Z.