DARIO CRIPPA
Cronaca

Operazione Crociata, 29 arresti per 'ndrangheta

Smantellata la Locale di Mariano Comense, dedita a traffico dui droga, usura ed estorsioni

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Monza, 18 febbraio 2016 – Ventotto ordinanze di custodia cautelare in carcere, una ventinovesima persona finita in manette in flagrante nel corso dell'operazione. E una certezza, ribadita dal sostituto procuratore della Dda di Milano Alessandra Dolci: “A cinque anni e mezzo dall'inchiesta Infinito, poco nulla è cambiato”.

Stiamo infatti parlando di 'ndrangheta per raccontare l'ennesima operazione di vasta scala effettuata dai carabinieri di Monza (operazione "Crociata"). Che hanno scoperchiato e decimato – per l'ennesima volta – una Locale di 'ndrangheta in Lombardia. In questo caso, la Locale di Mariano Comense, i cui affiliati erano dediti a crimini che andavano dall'usura all'estorsione, al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Questa volta, da rimarcare, il fatto che a denunciare tutto sia stato un imprenditore taglieggiato dalle cosche, “cosa che non era mai accaduta” prima sottolinea la Dolci. E il fatto che del celebre summit di 'ndrangheta filmato nel 2009 dai carabinieri di Monza a Paderno Dugnano in cui erano presenti tutti i capi lombardi della 'ndrangheta, è stato individuato il “soggetto numero 19”: vale a dire, uno dei pochi sinora sfuggiti all'individuazione e alla cattura. Si tratta di Giovanni Carneli, 40enne di Locri, indagato nel 2006 per traffico di droga e che quel giorno al Circolo Falcone e Borsellino di Paderno aveva accompagnato (sull'auto della moglie) l'allora boss di Mariano Comense, l'81enne Salvatore Muscatello detto “il vecchio”.