Tasse, stangata in arrivo a Monza: nessuno sconto su Irpef e Tasi

Cresce l’addizionale, patrimoniale senza detrazioni per le famiglie di Martino Agostoni

Tasi

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di Martino Agostoni

Monza, 5 luglio 2014 - L’addizionale Irpef cresce per tutti, la Tasi è una patrimoniale senza detrazioni per le famiglie e il 2014 sarà l’anno dell’aumento delle tasse comunali. A lungo Monza era riuscita a schivare il momento di mettere mano alla leva fiscale per far quadrare i conti, ma quest’anno si è dovuta arrendere. Dal 2011 a oggi il municipio monzese ha subito tagli dei trasferimenti da Stato e Regione per 24 milioni di euro e, in più ora, altri 1,5 milioni vengono tolti per l’introduzione della Tasi. La nuova tassa sui servizi che per le prime case prende il posto dell’Imu ha infatti un gettito di 15,1 milioni per il Comune, inferiore rispetto ai 16,5 milioni incassati con l’Imu nel 2013. Poi restano i vecchi vincoli di spesa e i divieti di ricorrere al debito, e così all’Amministrazione Scanagatti non è rimasto altro da manovrare che le aliquote fiscali. A partire dall’addizionale comunale Irpef che a Monza era da anni ferma allo 0,5%: ora invece aumenterà con un metodo progressivo a seconda delle fasce di reddito per tutti, tranne per chi sta sotto i 15mila euro l’anno, che resta esentato. Per gli altri si parte dallo 0,60%, che diventa 0,65% per la fascia a 15-28mila euro, 0,70% per la fascia 28-55mila, 0,75% dai 55mila ai 75mila, fino ad applicare la massima aliquota dello 0,80% per i redditi superiori. E poi arriva la Tasi per la prima casa, che ha come novità rispetto all’Imu la mancanza delle detrazioni per i figli. Fino al 2013 ogni figlio fino al quarto valeva 50 euro in meno di tasse, mentre con la Tasi tutte le famiglie pagano il prezzo pieno. L’unica detrazione possibile ha riguardato le rendite catastali e la Giunta ha scelto di togliere 60 euro per tutte le abitazioni principali con rendita inferiore a 300 euro: su 61mila prime case censite in città, la riduzione ne tocca il 10,6%, pari circa a 6.500 abitazioni. Mentre non è stata alzata l’aliquota base di quest’anno della Tasi che per tutti i monzesi sarà dello 2,5 per mille sulla rendita catastale.

È il capitolo delle tasse il cuore del bilancio 2014 di Monza, una manovra da 127 milioni di spesa corrente che lunedì arriverà in Consiglio comunale per l’approvazione. «Abbiamo pensato ogni modo per tutelare le fasce più deboli - spiega l’assessore al Bilancio, Debora Donvito -. Per l’addizionale Irpef siamo uno dei pochi capoluoghi lombardi che è riuscito a mantenere la progressività per le fasce di reddito, senza applicare a tutti l’aliquota massima dello 0,80%, mentre per la Tasi l’aliquota è quella base mentre la detrazione è stata calcolata per essere data al numero maggiore di abitazione garantendo il gettito minimo per il Comune». L’altro elemento su cui si lavora è la spending review, che negli ultimi due anni ha alleggerito la spesa comunale di circa 5 milioni: quest’anno la gestione dei rifiuti costerà 1,2 milioni in meno, il blocco dei dipendenti comunali porta a una riduzione delle spese del personale di 3 milioni, poi mezzo milione risparmiato sulle bollette dei telefoni e altri accorgimenti minori in tutti i settori del municipio.