Mille tonnellate di acciaio rubato, prime due condanne

I due avevano rubato il materiale in un'azienda di Pioltello dove lavoravano, poi l'avevano sostituito con rottami e rifiuti ferrosi e lo avevano portato ad una fonderia di Vicenza. La truffa è stata scoperta grazie ai controlli di qualità. Nella vicenda sono coinvolte altre quattro persone

Materiale in acciaio

Materiale in acciaio

Monza, 25 luglio 2014 - Al termine della maxi indagine "Ironman" condotta dalla Polizia Provinciale di Monza, il Tribunale di Monza ha emesso due condanne a due anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al furto. I destinatari delle condanne sono L.C., italiano di 47 anni e D.S.C, rumeno di 39, arrestati dopo essere stati riconosciuti responsabili del furto di oltre 1.000 tonnellate di acciaio, per un valore di un milione di euro, in un'azienda di Pioltello per cui lavoravano.

Entrambi avevano trasportato l'acciaio da Milano ad una fonderia di Vicenza, e nella notte avevano scaricato parte del materiale ad una terza azienda commerciante materiali ferrosi di Caponago Brianza, dalla quale erano ripartiti dopo aver sostituito l'acciaio con rottami e rifiuti ferrosi, che poi era stato spacciato per materiale puro alla fonderia veneta. Messo in allarme dai controlli qualita' inviati dalla fonderia veneta, il titolare della rivendita di acciaio milanese ha ingaggiato un'agenzia investigativa perche' sorvegliasse i suoi dipendenti, denunciando poi le anomalie alla Polizia Provinciale. Altre quattro persone coinvolte, indagate per associazione a delinquere e appropriazione indebita, sono ancora in attesa di giudizio.