Tribunali dei minori, chiusura in vista con proteste

Non proprio le ore, ma hanno certamente i mesi contati. I vecchi tribunali per i minorenni stanno per scomparire di MARIO CONSANI

Una foto d'archivio di Tribunale dei minori (Newpress)

Una foto d'archivio di Tribunale dei minori (Newpress)

Milano, 4 marzo 2016 - Non proprio le ore, ma hanno certamente i mesi contati. I vecchi tribunali per i minorenni stanno per scomparire. Vittime dell’endemica mancanza di personale amministrativo negli uffici giudiziari (in quello di via Leopardi il tasso di scopertura è del 15%), ma anche dei buchi negli organici dei magistrati. Travolti da un’enorme mole di lavoro soprattutto nel settore civile, questi antichi tribunali (voluti nel lontano ’34 dal Regime) sono finiti nel mirino del governo che sta tentando di razionalizzare il sistema Giustizia. L’ipotesi, tradotta in una proposta di legge già approvata in commissione alla Camera, è quella di sopprimere i tribunali dei minori e accorparli a quelli ordinari sotto forma di sezione specializzata, ricomprendendo anche la “sezione famiglia” già ora esistente nei tribunali civili. Stesso discorso dovrebbe valere per la procura dei minori che finirebbe accorpata a quella dei grandi e “specializzata”.

Com’era prevedibile, la possibile riforma ha suscitato più di un dubbio polemico. «Non si tratta di un’abrogazione secca e basta, ma di un trasferimento che comporterà una valorizzazione attraverso una maggiore specializzazione» replicò subito la deputata pd e magistrata Donatella Ferranti. «Attualmente alcune competenze sono proprie del tribunale ordinario - aggiunse - altre di quello dei minori: è una separazione che non ha più senso, frutto solo di un aggravio di burocratizzazione». Più preoccupati di tutti, però, sono proprio i magistrati che si occupano di minori e famiglia, e che riuniti nell’associazione di categoria, dopo un’infuocata assemblea romana una settimana fa, in un documento hanno ribadito «la necessità di una riforma di ampio respiro che non disperda l’esperienza della giustizia minorile italiana, patrimonio inestimabile, preso a modello anche in sede internazionale». Il loro timore è che «sopprimere uffici altamente specializzati, rischia seriamente di depauperare la cultura della giurisdizione minorile in favore di esigenze organizzative tese a ripianare carenze di risorse negli uffici per gli adulti, e di compromettere il complessivo sistema di protezione dell’infanzia, già duramente provato dai tagli alla spesa pubblica» a scapito dei diritti dei bambini e degli adolescenti. 

Preoccupazione anche negli ambienti del terzo settore e delle onlus che si occupano di minori. «Temiamo possa andare perso il patrimonio di esperienza e storia portati avanti dai tribunali per i minorenni e che la tutela dei bambini e ragazzi sia ancora una volta messa a rischio» afferma Samantha Tedesco, responsabile area programmi e advocacy di SOS Villaggi dei bambini». «Per affrontare la complessa e articolata materia minorile - aggiunge - occorre competenza.  La comprensione delle situazioni di disagio dei bambini e delle famiglie in difficoltà richiede una cultura specifica». 

di MARIO CONSANI

 

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