Conducente di un tram preso a pugni e schiaffi: denunciato passeggero

E' accaduto su un mezzo della linea 14, L'aggressore rintracciato dalla polizia e denunciato. Atm: "Impegnati nella sicurezza senza alimentare allarmismi"

Un tram a Milano

Un tram a Milano

Milano, 12 luglio 2015  -  Preso a pugni e schiaffi da un passeggero. Il conducente di un tram della linea '14' è stato aggredito da un uomo che poi è stato rintracciato dalla polizia e denunciato per lesioni a incaricato di pubblico servizio. È accaduto alle 21 di ieri in via Procaccini quasi all'angolo con via Messina, non lontano dalla rimessa dell'Atm. Il conducente, di 34 anni, poco prima aveva già dovuto chiamare in aiuto un'auto di addetti di controllo al servizio per un passeggero molesto. Alla fine, quando questo è sceso, altri due passeggeri, un uomo e una donna, hanno cominciato a lamentarsi per il tempo perso invitandolo ad accelerare i tempi. Ne è nata una lite durante la quale il conducente ha riferito di essere stato preso a pugni e schiaffi dal passeggero, che poi si è allontanato con l'amica. La polizia, chiamata dall'Atm, li ha rintracciati poco distante: l'uomo, che ha 43 anni, ha detto di essere lui la vittima dell'aggressione e di essersi solo difeso.

Quella di ieri sera è la quarta agggressione in poco più di un mese a dipendenti Atm o Trenord. Proprio un mese fa, l'11 giugno, un capotreno era stato ferito con un machete, rischiando di perdere il braccio, su un convoglio di Trenord, alla periferia di Milano, lungo il tragitto che porta i passeggeri a Expo. La settima scorsa il conducente di un radiobus è stato colpito al volto da un gruppo di ragazzi che aveva invitato a un comportamento più educato e alcuni giorni prima i carabinieri avevano denunciato un egiziano di 32 anni con le accuse di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e minacce gravi per aver aggredito un controllore dell'Atm che gli aveva chiesto il biglietto e per aver morso a una mano un carabiniere intervenuto.

 

COMMENTI E REAZIONI - "Continua il Far West sulle linee dei mezzi pubblici milanesi. Questa volta a farne le spese sono stati il conducente di un tram e un controllore, non in una periferia sperduta della città ma addirittura in via Procaccini. Calci, pugni, schiaffi ormai sono all'ordine del giorno per i dipendenti Atm, la situazione è insostenibile. E Comune e azienda stanno a guardare. Mentre la Regione ha disposto l'arruolamento di 150 vigilantes armati sui convogli di Trenord, Pisapia è riuscito solo a smantellare il Nucleo Tutela Trasporti Pubblici (NTTP) della Polizia Locale, mentre i vertici di Atm non si rendono conto che è giunto il momento di pensare alle Guardie Giurate armate su autobus, tram e metropolitane. Ogni giorno un conducente Atm sa dove inizia la propria corsa, ma non sa se questa, poi, finisca in ospedale". Così Riccardo De Corato, vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione Lombardia.

ATM: "IMPEGNATI NELLA SICUREZZA SENZA ALLARMISMI" - "A corto di argomenti il consigliere De Corato, senza nessuna informazione sui fatti, lancia la notizia di una nuova aggressione a un conducente Atm. Una settimana fa la foto di un conducente Atm colpito da un vaso di fiori caduto da un balcone era stata divulgata come l'immagine di un controllore picchiato. Tutto ciò non è ammissibile, neanche in campagna elettorale. In particolare, l'episodio di ieri sera in via Procaccini è più complesso di quanto emerga frettolosamente. Il viaggiatore a bordo del mezzo Atm, peraltro già identificato, a differenza di altri fatti che, avvenendo in luogo diverso dai mezzi pubblici, spesso restano senza colpevoli, sostiene di essere stato aggredito dal dipendente Atm, il quale a sua volta lamenta di essersi difeso dopo esser stato colpito con la cinghia di un guinzaglio. Sarà la magistratura ad accertare la dinamica dell'episodio. Da parte sua, Atm - nel confermare la vicinanza al proprio dipendente rimasto contuso - garantisce che comunque non avallerà comportamenti di ostacolo alla verità, di qualunque natura sia. In questo senso le immagini (sulla stragrande maggioranza dei mezzi Atm grazie ai sistemi interni è già possibile registrare quanto avviene) saranno probabilmente chiare e sono già a disposizione degli inquirenti". E' quanto si legge in una nota diramata da Atm. In generale, sempre sul tema sicurezza, Atm sostiene che è "importante rilevare che le aggressioni avvenute su tutti i mezzi Atm nell'intero anno 2014 (pari a 150) sono inferiori alle 219 aggressioni registrate nel 2010, anno in cui, per intenderci, a Palazzo Marino comandava De Corato". Atm, "senza attendere nessuno e senza aiuti da nessuno, è impegnata nei fatti, con concretezza, senza alimentare allarmismi, nell'assicurare il più possibile la tutela ai suoi viaggiatori e alle migliaia di dipendenti, giornalmente impegnati nell'assicurare un ottimo capillare servizio con oltre 25mila  corse quotidiane. Proprio perseguendo questo obiettivo, Atm ha raddoppiato fin da febbraio 2015 il numero degli addetti alla sicurezza, passati da 50 (numero fermo ai livelli esistenti nel 2010) a ben 100, di cui 25 nuovi assunti e 25 selezionati con una gara d'appalto fra aziende di sicurezza esterne.Come sempre, Atm si basa sui fatti e sui numeri, non sulle parole".

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