
L’amministratore delegato del Milan Barbara Berlusconi
Milano, 8 novembre 2014 - Il sogno di Barbara è quello di costruire una stadio di proprietà. Tramontata la pista che portava alle Aree Expo (troppo alto il costo per comprare il terreno), le attenzioni dell’ad rossonero si sono spostate nella zona del Portello, proprio di fronte a Casa Milan. Il progetto sarebbe quello di progettare un Quartiere Milan, appetibile per sponsor e affidabilità commerciale. Ma c’è un’altra location che stuzzica parecchio i pensieri di Barbara: quella dell’ex dogana di via Valtellina che dista appena 4 chilometri da Casa Milan. Proprio per la riqualificazione di questa area Barbara Berlusconi è stata contattata da Manfredi Catella, numero uno di Hines e il cui padre era socio in affari di Silvio Berlusconi e Paolo Ligresti alla fine degli anni ‘70.
Hines (colosso immobiliare texano che ha completato il progetto a Porta Nuova, proprio con il gruppo Ligresti) sarebbe l’intermediario ideale per trovare i capitali necessari per la realizzazione del progetto da 50/55mila posti: è una azienda navigata nella costruzione di impianti a basso impatto e Catella in questi anni si è costruito una certa reputazione e diversi contatti a Dubai e in tutto il mondo arabo. Dove, coincidenza, Barbara Berlusconi volerà nei prossimi giorni. Anche per continuare a trattare il rinnovo di contratto con Fly Emirates sulla base di 18 milioni a stagione. A metà gennaio è previsto un viaggio in Giappone: dopo i 4 milioni incassati dagli sponsor nipponici (fondamentale l’acquisto di Honda), il piano di Barbara è trovare nuovi partner commerciali, puntando sulla storia del Milan nel Paese del Sol Levante (qui ha vinto 3 Coppe Intercontentali/Mondiali per Club).
Se la ex dogana è diventata la location preferita per lo stadio rossonero (Hines ha già il vinto l’appalto per riqualificare la zona), non tramonta la pista che porta alla vecchia Fiera, zona Amendola/Portello. Se la Fondazione Fiera Milano è disposta ad ascoltare le proposte del club rossonero, spettatore interessato resta il Comune. Per costruire il nuovo impianto l’Amministrazione dovrebbe modificare il pgt e convincere i residenti con un referendum: per questo il Milan ha pianificato di interrare i parcheggi e di realizzare un impianto acustico innovativo (con pannelli fonoassorbenti) per rendere meno drammatico l’impatto per chi abita in quella zona. Si tratta su più tavoli con vista al 2020/2022. Per ora verrà semplicemente ristrutturato, in società con l’Inter, il terzo anello rosso di San Siro dove verranno inaugurati negozi, bar e ristoranti, limitando la capienza dello stadio a circa 72mila unità. Meglio avere più servizi che uno stadio mezzo vuoto.